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Cronaca
Ciclisti morti a Terlizzi, disposte le autopsie. L'investitore: «Sono devastato»
L'uomo, di Ruvo di Puglia è indagato per omicidio stradale plurimo: è stato già interrogato. L’incarico autoptico sarà conferito domani
Terlizzi - lunedì 4 agosto 2025
20.28
La Procura della Repubblica di Trani ha disposto le autopsie sui corpi dei tre ciclisti travolti e uccisi ieri da un'auto, mentre percorrevano la strada provinciale 231, a Terlizzi. L'incarico autoptico sarà conferito domani mattina e, con ogni probabilità, ad eseguire gli accertamenti autoptici sarà il professore Francesco Introna.
Le salme di Sandro Abruzzese, di 30 anni, Vincenzo Mantovani, di 50 anni, e di Antonio Porro, di 70 anni, tutti di Andria e componenti della sezione dell'Avis, sono nell'Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari. Sono tutti morti sul colpo, domenica mattina, alle ore 08.20, mentre erano diretti a Bitonto. La loro città, da oggi, ha disposto la sospensione «di tutte le attività ludico-ricreative» in segno di rispetto e vicinanza, mentre continua l'attività investigativa della Polizia Locale.
Nel fascicolo d'inchiesta aperto dal sostituto procuratore Marcello Catalano con l'ipotesi di reato di omicidio stradale plurimo è indagato il 30enne Francesco Del Vecchio, originario di Corato, ma residente a Ruvo di Puglia: l'uomo era alla guida della Lancia Delta che, in un tratto in cui il limite è di 90 chilometri orari, avrebbe investito le vittime. La sera prima aveva lavorato in un locale sulla riviera a nord di Bari e ieri stava raggiungendo Bari per poi proseguire in treno verso il Salento.
Dopo aver perso il controllo dell'auto, per cause non ancora del tutto chiare, la sua corsa si è fermata sullo spartitraffico centrale. Il 30enne è uscito dall'auto, con il parabrezza infranto, ha chiamato i soccorsi e, infine, si è buttato per terra piangendo, ripetendo queste poche parole: «Cosa ho combinato». Lievemente ferito e in stato di shock, è stato portato in ambulanza in codice rosso per dinamica al Policlinico di Bari, dove è stato trattenuto per poche ore, prima di essere dimesso.
In lacrime, assistito dall'avvocato Felice Petruzzella, è stato già ascoltato dagli investigatori del corpo di Terlizzi e si è detto «devastato per aver causato la morte di tre persone e tanto dolore alle loro famiglie». Sull'uomo saranno svolti degli accertamenti sui tabulati e sul suo smartphone (sequestrato in serata), per capire se fosse distratto al volante. E si attende l'esito dei test su droga e alcool per stabilire se avesse assunto sostanze che potessero alterarne la lucidità alla guida.
I quattro mezzi (l'auto e le bici) sono stati sequestrati per gli accertamenti tecnici finalizzati a ricostruire l'esatta dinamica. Gli investigatori, che hanno ascoltato alcuni testimoni oculari, stanno verificando se nella zona vi siano impianti di videosorveglianza che possano aver immortalato i momenti precedenti all'impatto.
Le salme di Sandro Abruzzese, di 30 anni, Vincenzo Mantovani, di 50 anni, e di Antonio Porro, di 70 anni, tutti di Andria e componenti della sezione dell'Avis, sono nell'Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari. Sono tutti morti sul colpo, domenica mattina, alle ore 08.20, mentre erano diretti a Bitonto. La loro città, da oggi, ha disposto la sospensione «di tutte le attività ludico-ricreative» in segno di rispetto e vicinanza, mentre continua l'attività investigativa della Polizia Locale.
Nel fascicolo d'inchiesta aperto dal sostituto procuratore Marcello Catalano con l'ipotesi di reato di omicidio stradale plurimo è indagato il 30enne Francesco Del Vecchio, originario di Corato, ma residente a Ruvo di Puglia: l'uomo era alla guida della Lancia Delta che, in un tratto in cui il limite è di 90 chilometri orari, avrebbe investito le vittime. La sera prima aveva lavorato in un locale sulla riviera a nord di Bari e ieri stava raggiungendo Bari per poi proseguire in treno verso il Salento.
Dopo aver perso il controllo dell'auto, per cause non ancora del tutto chiare, la sua corsa si è fermata sullo spartitraffico centrale. Il 30enne è uscito dall'auto, con il parabrezza infranto, ha chiamato i soccorsi e, infine, si è buttato per terra piangendo, ripetendo queste poche parole: «Cosa ho combinato». Lievemente ferito e in stato di shock, è stato portato in ambulanza in codice rosso per dinamica al Policlinico di Bari, dove è stato trattenuto per poche ore, prima di essere dimesso.
In lacrime, assistito dall'avvocato Felice Petruzzella, è stato già ascoltato dagli investigatori del corpo di Terlizzi e si è detto «devastato per aver causato la morte di tre persone e tanto dolore alle loro famiglie». Sull'uomo saranno svolti degli accertamenti sui tabulati e sul suo smartphone (sequestrato in serata), per capire se fosse distratto al volante. E si attende l'esito dei test su droga e alcool per stabilire se avesse assunto sostanze che potessero alterarne la lucidità alla guida.
I quattro mezzi (l'auto e le bici) sono stati sequestrati per gli accertamenti tecnici finalizzati a ricostruire l'esatta dinamica. Gli investigatori, che hanno ascoltato alcuni testimoni oculari, stanno verificando se nella zona vi siano impianti di videosorveglianza che possano aver immortalato i momenti precedenti all'impatto.