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Eventi e cultura
Carro floreale Madonna del Rosario, ecco come è stato realizzato - FOTO
Completati i lavori prima della sfilata per le strade della città
Terlizzi - lunedì 6 ottobre 2025
14.13
Settimane di lavoro con gli ultimi tre giorni dedicati ininterrottamente, anche sotto la pioggia, all'allestimento del carro floreale "Maria inter flores paradisi". Floricoltori, produttori, commercianti, fioristi, fabbri ed elettricisti con amore, devozione e passione hanno contribuito tutti insieme, a spese proprie, a realizzare questa macchina perfetta in devozione alla Madonna del Rosario, sotto la guida dell'architetto Giuseppe Volpe.
Quasi diecimila fiori faranno da sfondo questa sera, 6 ottobre, all'effigie della Madonna del Rosario. Eccole, in anteprima esclusiva, le foto del carro floreale che dalle ore 20:00 di stasera è in giro per le strade di Terlizzi. Rose, ortensie, delphinium, astilbe, edera, amarantus, mirto le essenze utilizzate per costruire il carro, che accompagneranno il simulacro della Madonna. Il risultato è bellissimo: è una vera e propria opera d'arte il carro "Maria inter flores paradisi".
I protagonisti della realizzazione, oltre al già citato architetto Giuseppe Volpe, che ha disegnato il progetto, sono il gruppo "Tra fede e fiori" con il coordinamento del presidente Luigi Cipriani e la collaborazione di Giuseppe Vallarelli, Giuseppe De Manna, Giuseppe Cimadomo e Tiziano Scagliola. Hanno inoltre contribuito alla realizzazione Michele Zaurino, Andrea Saffi, Ilenia Secondo, Francesca De Michele, Leonardo Tumolo, Michelangelo De Palma, Cosimo Fiume, Angelo Cataldi, LB fiori, Daria Maria Clemenza, Francesco Cinnella. La struttura metallica è stata curata da Giuseppe Guastamacchia, mentre l'impianto elettrico è opera di Giuseppe Barile.
Il carro è dominato da una rampa di scale che conduce a un arco floreale semicircolare e genera un percorso visivo ascendente. Circondata di fiori, rappresenta il cammino terreno della Madonna che si eleva verso la dimensione divina rappresentata dall'arco floreale, simbolo di speranza e rinascita, un invito a superare i limiti della realtà terrena. L'arco, interamente rivestito di fiori, simboleggia la porta del cielo, come fosse un passaggio trascendentale dall'esistenza effimera sulla terra, simboleggiata dal tappeto di fiori, alla vita eterna. La composizione floreale attorno all'arco ha un movimento circolare, che simboleggia il percorso ascensionale che accompagna la Vergine del suo percorso di trasposizione.
L'uso abbondante di fiori in tonalità pastello (rosa, bianco, azzurro) conferisce al carro un aspetto etereo e celestiale, mentre una varietà di fiori (rose, ortensie, lisianthus ecc.), con diverse forme e dimensioni, crea una texture ricca e dinamica.
Il fiore, nella sua piena fioritura, rappresenta l'apice della bellezza, ma questa condizione è intrinsecamente temporanea. I petali, delicati e vulnerabili, sono soggetti al rapido declino, ricordandoci la fragilità della vita terrena. I fiori, protagonisti indiscussi di questa celebrazione, sono il simbolo di una bellezza fugace, di una vita che sboccia con vigore per poi appassire e tornare alla terra e questa condizione di transitorietà è ciò che rende il fiore così prezioso (come la vita). La consapevolezza della sua fugacità ci invita ad apprezzarne appieno la bellezza nel momento presente.
Il carro floreale così, offre allo spettatore una metafora della tensione tra l'effimero e l'eterno. Ogni petalo, con la sua delicatezza e il suo colore vibrante, è un inno alla caducità, un memento mori che ci ricorda la transitorietà della nostra esistenza terrena.
Eppure, in questo trionfo di bellezza effimera, si cela un messaggio di speranza e di eternità, l'ascensione della Vergine, che è un'immagine di elevazione spirituale, di passaggio dalla dimensione terrena a quella celeste. La Madonna, nella sua gloria, rappresenta la promessa della vita eterna, la vittoria sulla morte e la speranza di una comunione con il divino.
Così, i fiori, nella loro caducità, diventano un contrappunto alla perennità della fede. La loro bellezza transitoria ci invita a contemplare la fragilità della vita, ma anche a guardare oltre, verso una dimensione spirituale che trascende i limiti del tempo. Il carro, in quest'ottica, celebra sia la bellezza terrena che la speranza celeste, un dialogo tra l'effimero e l'eterno che si risolve in un inno alla vita in tutte le sue forme. In questa celebrazione, i fiori non sono solo ornamenti, ma simboli potenti che ci parlano della nostra condizione umana e della nostra aspirazione all'eternità.
Quasi diecimila fiori faranno da sfondo questa sera, 6 ottobre, all'effigie della Madonna del Rosario. Eccole, in anteprima esclusiva, le foto del carro floreale che dalle ore 20:00 di stasera è in giro per le strade di Terlizzi. Rose, ortensie, delphinium, astilbe, edera, amarantus, mirto le essenze utilizzate per costruire il carro, che accompagneranno il simulacro della Madonna. Il risultato è bellissimo: è una vera e propria opera d'arte il carro "Maria inter flores paradisi".
I protagonisti della realizzazione, oltre al già citato architetto Giuseppe Volpe, che ha disegnato il progetto, sono il gruppo "Tra fede e fiori" con il coordinamento del presidente Luigi Cipriani e la collaborazione di Giuseppe Vallarelli, Giuseppe De Manna, Giuseppe Cimadomo e Tiziano Scagliola. Hanno inoltre contribuito alla realizzazione Michele Zaurino, Andrea Saffi, Ilenia Secondo, Francesca De Michele, Leonardo Tumolo, Michelangelo De Palma, Cosimo Fiume, Angelo Cataldi, LB fiori, Daria Maria Clemenza, Francesco Cinnella. La struttura metallica è stata curata da Giuseppe Guastamacchia, mentre l'impianto elettrico è opera di Giuseppe Barile.
Il Progetto del carro floreale
La composizione è un trionfo di fiori, colori e forme, che rappresenta l'ascesa al cielo di Maria.Il carro è dominato da una rampa di scale che conduce a un arco floreale semicircolare e genera un percorso visivo ascendente. Circondata di fiori, rappresenta il cammino terreno della Madonna che si eleva verso la dimensione divina rappresentata dall'arco floreale, simbolo di speranza e rinascita, un invito a superare i limiti della realtà terrena. L'arco, interamente rivestito di fiori, simboleggia la porta del cielo, come fosse un passaggio trascendentale dall'esistenza effimera sulla terra, simboleggiata dal tappeto di fiori, alla vita eterna. La composizione floreale attorno all'arco ha un movimento circolare, che simboleggia il percorso ascensionale che accompagna la Vergine del suo percorso di trasposizione.
L'uso abbondante di fiori in tonalità pastello (rosa, bianco, azzurro) conferisce al carro un aspetto etereo e celestiale, mentre una varietà di fiori (rose, ortensie, lisianthus ecc.), con diverse forme e dimensioni, crea una texture ricca e dinamica.
Il fiore, nella sua piena fioritura, rappresenta l'apice della bellezza, ma questa condizione è intrinsecamente temporanea. I petali, delicati e vulnerabili, sono soggetti al rapido declino, ricordandoci la fragilità della vita terrena. I fiori, protagonisti indiscussi di questa celebrazione, sono il simbolo di una bellezza fugace, di una vita che sboccia con vigore per poi appassire e tornare alla terra e questa condizione di transitorietà è ciò che rende il fiore così prezioso (come la vita). La consapevolezza della sua fugacità ci invita ad apprezzarne appieno la bellezza nel momento presente.
Il carro floreale così, offre allo spettatore una metafora della tensione tra l'effimero e l'eterno. Ogni petalo, con la sua delicatezza e il suo colore vibrante, è un inno alla caducità, un memento mori che ci ricorda la transitorietà della nostra esistenza terrena.
Eppure, in questo trionfo di bellezza effimera, si cela un messaggio di speranza e di eternità, l'ascensione della Vergine, che è un'immagine di elevazione spirituale, di passaggio dalla dimensione terrena a quella celeste. La Madonna, nella sua gloria, rappresenta la promessa della vita eterna, la vittoria sulla morte e la speranza di una comunione con il divino.
Così, i fiori, nella loro caducità, diventano un contrappunto alla perennità della fede. La loro bellezza transitoria ci invita a contemplare la fragilità della vita, ma anche a guardare oltre, verso una dimensione spirituale che trascende i limiti del tempo. Il carro, in quest'ottica, celebra sia la bellezza terrena che la speranza celeste, un dialogo tra l'effimero e l'eterno che si risolve in un inno alla vita in tutte le sue forme. In questa celebrazione, i fiori non sono solo ornamenti, ma simboli potenti che ci parlano della nostra condizione umana e della nostra aspirazione all'eternità.
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