
Attualità
Attivo a Terlizzi il Centro Antiviolenza
È situato al secondo piano di corso Vittorio Emanuele n. 26
Terlizzi - sabato 8 novembre 2025
È attivo nella nostra città il Centro Antiviolenza, sito al secondo piano di corso Vittorio Emanuele n. 26, al quale possono rivolgersi le vittime che hanno subito condotte maltrattanti, prevaricatrici e svalutanti.
Si tratta di uno spazio convenzionato con i comuni di Corato, Ruvo di Puglia e Terlizzi, e gestito dall'associazione RiscoprirSi. Aperto ogni giovedì mattina, dalle ore 10 alle ore 12, è un luogo accogliente e sicuro in cui lavorano operatrici qualificate in grado di affrontare situazioni delicate che richiedono empatia e competenze tecniche. Per preservare l'identità e la privacy degli utenti, i colloqui avvengono in maniera anonima, riservata e completamente gratuita.
«Novembre è il mese in cui si accendono riflettori, parole e gesti contro ogni forma di violenza e sopraffazione» dichiara Daniela Zappatore, assessora alle Politiche di Comunità «Ma la consapevolezza non basta: servono presidi concreti, luoghi reali dove chi vive una situazione di violenza possa trovare ascolto, protezione e aiuto».
I servizi sono offerti senza alcun tipo di distinzione discriminatoria, apportando un contributo importante alle persone offese da gesti di aggressione fisica e morale: si annoverano, infatti, l'ascolto, anche telefonico, il supporto psicologico, la consulenza legale civile e penale, l'orientamento per l'inserimento sociale e lavorativo, la rete con i servizi territoriali, nonché il complesso di azioni che mirano all'informazione, alla sensibilizzazione, alla formazione e alla prevenzione.
«La violenza non è mai una colpa di chi la subisce. Chiedere aiuto è il primo passo per ricominciare» conclude Zappatore.
Si tratta di uno spazio convenzionato con i comuni di Corato, Ruvo di Puglia e Terlizzi, e gestito dall'associazione RiscoprirSi. Aperto ogni giovedì mattina, dalle ore 10 alle ore 12, è un luogo accogliente e sicuro in cui lavorano operatrici qualificate in grado di affrontare situazioni delicate che richiedono empatia e competenze tecniche. Per preservare l'identità e la privacy degli utenti, i colloqui avvengono in maniera anonima, riservata e completamente gratuita.
«Novembre è il mese in cui si accendono riflettori, parole e gesti contro ogni forma di violenza e sopraffazione» dichiara Daniela Zappatore, assessora alle Politiche di Comunità «Ma la consapevolezza non basta: servono presidi concreti, luoghi reali dove chi vive una situazione di violenza possa trovare ascolto, protezione e aiuto».
I servizi sono offerti senza alcun tipo di distinzione discriminatoria, apportando un contributo importante alle persone offese da gesti di aggressione fisica e morale: si annoverano, infatti, l'ascolto, anche telefonico, il supporto psicologico, la consulenza legale civile e penale, l'orientamento per l'inserimento sociale e lavorativo, la rete con i servizi territoriali, nonché il complesso di azioni che mirano all'informazione, alla sensibilizzazione, alla formazione e alla prevenzione.
«La violenza non è mai una colpa di chi la subisce. Chiedere aiuto è il primo passo per ricominciare» conclude Zappatore.

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