
Vita di città
Aria di festa a Terlizzi: sono arrivati gli zampognari in città
Le strade del centro cittadino invase dal suono romantico delle zampogne
Terlizzi - sabato 4 dicembre 2021
12.13
Vigilia di festa, vigilia delle feste, al plurale.
Inizierà domani, 5 dicembre, a sera, con la discesa di San Nicola dalla Torre Normanna, il lungo periodo di festività a Terlizzi. Nonostante l'emergenza sanitaria in corso (o forse a maggior ragione) c'è voglia di serenità, di stare insieme.
Questa mattina, lungo le principali arterie cittadine, si sono rivisti gli zampognari. Non sono molisani o abruzzesi come da tradizione, ma sono bitontini. Per loro una passione, unita alla fede in San Nicola ed alla speranza di donare un sorriso a cittadini semplici e commercianti.
I tre, Francesco e Pasquale, rispettivamente 60, 40 e 24 anni, per qualche ora hanno riportato le lancette del tempo indietro di anni, alla tradizione più vera che univa tutta la ex provincia barese, quando giungevano dall'Appennino centrale gli zampognari, per lo più pastori con la passione per la musica, devoti al Santo di Myra e di Bari, che si fermavano nelle case dei comuni che incontravano sul loro percorso, fatto per devozione a piedi, chiedendo un minimo ristoro.
Atmosfera natalizia finalmente in città, quasi a scacciare paure e demoni evocati da un virus subdolo che continua a mietere vittime e la cui origine appare sempre più incerta anche secondo gli esperti.
Buone feste, dunque, a tutti i terlizzesi, nonostante tutto. Feste che si aprono col suono dolce ed "antico" delle zampogne e qualche sorriso in più.
Inizierà domani, 5 dicembre, a sera, con la discesa di San Nicola dalla Torre Normanna, il lungo periodo di festività a Terlizzi. Nonostante l'emergenza sanitaria in corso (o forse a maggior ragione) c'è voglia di serenità, di stare insieme.
Questa mattina, lungo le principali arterie cittadine, si sono rivisti gli zampognari. Non sono molisani o abruzzesi come da tradizione, ma sono bitontini. Per loro una passione, unita alla fede in San Nicola ed alla speranza di donare un sorriso a cittadini semplici e commercianti.
I tre, Francesco e Pasquale, rispettivamente 60, 40 e 24 anni, per qualche ora hanno riportato le lancette del tempo indietro di anni, alla tradizione più vera che univa tutta la ex provincia barese, quando giungevano dall'Appennino centrale gli zampognari, per lo più pastori con la passione per la musica, devoti al Santo di Myra e di Bari, che si fermavano nelle case dei comuni che incontravano sul loro percorso, fatto per devozione a piedi, chiedendo un minimo ristoro.
Atmosfera natalizia finalmente in città, quasi a scacciare paure e demoni evocati da un virus subdolo che continua a mietere vittime e la cui origine appare sempre più incerta anche secondo gli esperti.
Buone feste, dunque, a tutti i terlizzesi, nonostante tutto. Feste che si aprono col suono dolce ed "antico" delle zampogne e qualche sorriso in più.