
Politica
Area ex Scianatico, il PD di Terlizzi: «Visione di sviluppo urbanistico moderno»
La nota del circolo dem sulla rigenerazione urbana della zona
Terlizzi - sabato 19 luglio 2025
A seguito dell'incontro pubblico tenutosi giovedì scorso, 17 luglio, sui risultati raccolti dal questionario sottoposto alla cittadinanza circa il futuro dell'area ex Scianatico, è intervenuto il circolo terlizzese del Partito Democratico: sottolinea l'importanza di implementare una «visione di sviluppo urbanistico moderno» con la consapevolezza che il percorso di riqualificazione sarà alquanto lungo e complesso.
Di seguito la nota politica della sezione dem locale.
«Giovedì scorso, 17 luglio, si è tenuto al chiostro delle Clarisse in Terlizzi l'incontro sul tema "che fine deve fare l'area ex Scianatico". Per questo l'amministrazione comunale di Terlizzi – che avverte il problema, in quanto è di fatto una "bomba ecologica" – ha avviato dall'aprile scorso un percorso di partecipazione della città per cogliere la volontà dei cittadini sul possibile utilizzo dell'area. La volontà è emersa chiara attraverso un questionario distribuito e compilato dai cittadini.
Alla compilazione del questionario ha partecipato un campione non cospicuo, ma comunque importante e significativo, tramite il quale sono stati tracciati i confini entro i quali dovrà collocarsi il futuro di quell'area, nell'ambito del quale dovrà muoversi l'amministrazione comunale.
Per l'occasione ci sono stati relatori che hanno messo al centro il concetto di "rigenerazione urbana" nella visione strategico-filosofica e sociale di una trasformazione di ambienti urbanisticamente degenerati e ormai obsoleti in ambienti votati a un moderno vivere sociale. E da questo punto di vista l'influenza del sentimento popolare espresso attraverso il questionario è stato predominante ed egemone.
Questo rappresenta il primo step che ha la finalità di acquisire l'area nelle disponibilità del comune di Terlizzi per porre in essere le peculiarità di una visione di sviluppo urbanistico (e non edilizio come qualche buontempone con il piglio del pregiudizio e della disinformazione si ostina a ripetere come un mantra) moderno con al centro la persona e non la cementificazione selvaggia.
Perché è servito questo passaggio di interlocuzione con la città? Perché così si avvia una procedura che sarà sì sicuramente lunga e non priva di complicazioni, e che richiederà uno sforzo di competenze e di energie umane notevoli, ma l'attuale amministrazione è pronta ad affrontare questa suppletiva richiesta di energie in favore della propria comunità».
Di seguito la nota politica della sezione dem locale.
«Giovedì scorso, 17 luglio, si è tenuto al chiostro delle Clarisse in Terlizzi l'incontro sul tema "che fine deve fare l'area ex Scianatico". Per questo l'amministrazione comunale di Terlizzi – che avverte il problema, in quanto è di fatto una "bomba ecologica" – ha avviato dall'aprile scorso un percorso di partecipazione della città per cogliere la volontà dei cittadini sul possibile utilizzo dell'area. La volontà è emersa chiara attraverso un questionario distribuito e compilato dai cittadini.
Alla compilazione del questionario ha partecipato un campione non cospicuo, ma comunque importante e significativo, tramite il quale sono stati tracciati i confini entro i quali dovrà collocarsi il futuro di quell'area, nell'ambito del quale dovrà muoversi l'amministrazione comunale.
Per l'occasione ci sono stati relatori che hanno messo al centro il concetto di "rigenerazione urbana" nella visione strategico-filosofica e sociale di una trasformazione di ambienti urbanisticamente degenerati e ormai obsoleti in ambienti votati a un moderno vivere sociale. E da questo punto di vista l'influenza del sentimento popolare espresso attraverso il questionario è stato predominante ed egemone.
Questo rappresenta il primo step che ha la finalità di acquisire l'area nelle disponibilità del comune di Terlizzi per porre in essere le peculiarità di una visione di sviluppo urbanistico (e non edilizio come qualche buontempone con il piglio del pregiudizio e della disinformazione si ostina a ripetere come un mantra) moderno con al centro la persona e non la cementificazione selvaggia.
Perché è servito questo passaggio di interlocuzione con la città? Perché così si avvia una procedura che sarà sì sicuramente lunga e non priva di complicazioni, e che richiederà uno sforzo di competenze e di energie umane notevoli, ma l'attuale amministrazione è pronta ad affrontare questa suppletiva richiesta di energie in favore della propria comunità».