Rivoluzione Futsal Terlizzi: cambiano i vertici societari

Un nuovo triumvirato entra nel direttivo del sodalizio rossoblù

martedì 9 agosto 2022
A cura di Francesco Pittò
Rivoluzione in casa Futsal Terlizzi. Leonardo Mele, Luigi Metta e Antonio De Gennaro, sono coloro i quali, nel futuro immediato, rivestiranno i ruoli di presidente e vicepresidenti del primo sodalizio calcettistico della Città dei fiori.
Il triumvirato del 𝗙𝘂𝘁𝘀𝗮𝗹 𝗧𝗲𝗿𝗹𝗶𝘇𝘇𝗶, che si unirà agli altri componenti del consiglio direttivo esistente, ha portato nel lontano 2003 il Real Molfetta dalla Serie C2 alla Serie A2 Nazionale.

𝗟𝗲𝗼𝗻𝗮𝗿𝗱𝗼 𝗠𝗲𝗹𝗲 entrerà in società come presidente, mentre 𝗟𝘂𝗶𝗴𝗶 𝗠𝗲𝘁𝘁𝗮 e 𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗶𝗼 𝗗𝗲 𝗚𝗲𝗻𝗻𝗮𝗿𝗼 saranno i vice, a conferma della volontà di questo club di crescere in modo importante nel mondo del futsal. A giorni, invece, verranno comunicati tutti i componenti che completeranno l'organigramma societario dirigenziale. Soddisfazione del direttore sportivo 𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗲𝘀𝗰𝗼 𝗥𝗮𝗽𝗶𝗰𝗮𝘃𝗼𝗹𝗶 e del presidente onorario 𝗔𝗻𝘁𝗼𝗻𝗶𝗼 𝗣𝗼𝗿𝗰𝗲𝗹𝗹𝗶 che hanno commentato: «Siamo soddisfatti di questi nuovi ingressi in società perché, per arrivare ad alti livelli, c'è bisogno di un organigramma competente ancora prima di un roster importante. Loro sicuramente contribuiranno a far diventare il Futsal Terlizzi un grande club».

Entusiasta Luigi Metta: «Ritorno a Terlizzi con grandi motivazioni. Giocavo nel Molfetta in Serie C2 Calcio a 11 quando la dirigenza terlizzese mi convinse ad andare a giocare con loro, sono stati anni davvero bellissimi e ora ci ritorno con grande entusiasmo. Poi nel Futsal Terlizzi ritroverò tanti calcettisti, mister e dirigenti che hanno militato nel Real Molfetta. Mi piacciono le sfide e ripartiremo insieme ad Antonio Porcelli con cui c'è un'ottima intesa, con questo nuovo progetto affascinante, ripartendo dalla Serie C2 e chissà... magari anche qui saremo capaci di scrivere nuove pagine di storia del futsal. Terlizzi è una città che merita altri palcoscenici sportivi. D'altronde la nostra storia ci precede e di sicuro non ci mancano le vittorie in coppe e campionati».

«A Molfetta - aggiunge - lascio una parte del mio cuore, però ormai non avevo più stimoli. Poi quando viene meno il rispetto per la persona significa che è arrivata l'ora di affrontare nuove avventure. Lascio una società in A2 e sinceramente mi sarei aspettato almeno un ringraziamento per il lavoro svolto. Però ormai non mi stupisce più nulla in un mondo dove la troppa disponibilità viene ricambiata con la pretesa e non con la riconoscenza».