"Virgo Victoriae", ecco come nasce il carro di Floriana Urbano
«Tutto mi conduceva al suono. Ho studiato la scienza del suono e la propagazione delle sue onde»
martedì 4 ottobre 2016
15.24
Per il secondo anno consecutivo, Floriana Urbano, in qualità di architetto progettista, ha apportato il suo prezioso contributo alla realizzazione del carro floreale sfilato ieri sera per le vie del paese in onore della Madonna del Rosario. Riconfermata nella scelta da parte dell'associazione de "Gli Amici di Terlizzi", vincitori del bando di gara la scorsa primavera, Floriana ha dedicato il carro alla Regina delle Vittorie, intitolandolo "Virgo Victoriae", in memoria della famosa battaglia di Lepanto del 7 ottobre 1571.
La recita del Rosario, infatti, è legata a momenti drammatici della storia dell'Europa Cristiana, allorquando la flotta della Lega Santa riuscì a scongiurare il pericolo dell'invasione turco-ottomana. Papa Pio V attribuì la schiacciante vittoria all'intervento della Madonna, grazie al quale gli avversari musulmani furono sconfitti: egli, nel corso dello scontro, pregava fiducioso, incoraggiando tutto il suo fedele popolo a innalzare le proprie lodi alla Vergine. Il trionfo riecheggiò e in ogni luogo si rivolsero a Maria le preghiere del Rosario. "Non virtus, non arma, non duces, sed Maria Rosarii victores nos fecit", ovvero "Non il valore, non le armi, non i condottieri, ma la Madonna del Rosario ci ha fatto vincitori " e "Regina delle Vittorie" fu il titolo che venne conferito alla Vergine dal Pontefice. In seguito, per commemorare l'epica battaglia navale svoltasi a Lepanto, Papa Pio V istituì la festa della Madonna del Rosario proprio il 7 ottobre, giorno della vittoria, celebrazione che originariamente era in onore della "Regina delle vittorie".
ECCO IL PROGETTO DEL CARRO FLOREALE CHE ACCOMPAGNERA' LA MADONNA
Nell'approfondire i risvolti storici della Madonna delle Vittorie e della contestuale nascita della corona del Rosario, Floriana ha individuato nel suono il filo conduttore dell'odierna struttura floreale: «Nei testi analizzati tutto mi riconduceva al suono. Ho studiato anche la sua scienza e la propagazione delle sue onde». L'idea progettuale si concretizza in una rappresentazione delle frequenze sonore, intese come schematiche propagazioni in senso verticale e trasversale. Sulla superficie orizzontale sono state riprodotte delle increspature circolari, simili a quelle generate da una goccia che cade in uno specchio d'acqua: fitte roselline pon pon bianche, alternate da gemme di vetro blu, allestiscono lo spazio interno del carro. In verticale, invece, sono disposte sagome circolari ricamate di candide phalenopsis, intradossate da piccoli globi ricoperti di ortensie blu. Sul maestoso carro, adornato da fiori in parte terlizzesi e in parte provenienti dall'Olanda e dalla Thainlandia, si colloca una grande sfera, tessuta di lisianthus e ortensie blu, a riproduzione del mondo degli uomini: dall'imponente guscio floreale vien fuori un illuminato tubolare cilindrico, altra interpretazione dell'onda sonora, volto a catturare l'attenzione dei fedeli. Il simulacro della Madonna poggia lieve sul mondo e col suo mantello avvolgente protegge i suoi devoti.
Le interferenze, punti deboli del suono, sono state concepite come abbracci tra forme sinusoidali, vestite con ghirlande vellutate di Dendrobium. «Ogni volta che l'onda sonora ci raggiunge, sia che viaggi come onda longitudinale nell'aria sia che viaggi come onda trasversale nell'acqua, si riflette come un'eco» precisa Floriana.
Infine, il Laurus Nobilis, cioè l'alloro, emblema della affermazione spirituale di Cristo sul male, cinge il perimetro del carro floreale, onora la nostra Regina e ricorda il trionfo della vittoria.
«Nulla di ciò sarebbe stato possibile senza il prezioso ed insostituibile lavoro di un gruppo affiatato ed instancabile che ha dato forma ai miei pensieri, con grande competenza. Sono stati per noi giorni di lavoro molto intenso in cui costante è stato lo scambio di idee tra professionisti dalle personalità talentuose e creative esclusivamente per onorare la nostra città e la sua patrona. Ringrazio sentitamente Leonardo Tumolo, Francesco De Chirico, Vincenzo De Sario, Raffaele Dell'Aquila, Francesco Mariani, Michele Tutolo e Sabino Ceci; oltre a Edoardo Bisceglia con la Ferramenta Bricolage e Francesco Tempesta con l'impianto elettrico T.E.F.».
La recita del Rosario, infatti, è legata a momenti drammatici della storia dell'Europa Cristiana, allorquando la flotta della Lega Santa riuscì a scongiurare il pericolo dell'invasione turco-ottomana. Papa Pio V attribuì la schiacciante vittoria all'intervento della Madonna, grazie al quale gli avversari musulmani furono sconfitti: egli, nel corso dello scontro, pregava fiducioso, incoraggiando tutto il suo fedele popolo a innalzare le proprie lodi alla Vergine. Il trionfo riecheggiò e in ogni luogo si rivolsero a Maria le preghiere del Rosario. "Non virtus, non arma, non duces, sed Maria Rosarii victores nos fecit", ovvero "Non il valore, non le armi, non i condottieri, ma la Madonna del Rosario ci ha fatto vincitori " e "Regina delle Vittorie" fu il titolo che venne conferito alla Vergine dal Pontefice. In seguito, per commemorare l'epica battaglia navale svoltasi a Lepanto, Papa Pio V istituì la festa della Madonna del Rosario proprio il 7 ottobre, giorno della vittoria, celebrazione che originariamente era in onore della "Regina delle vittorie".
ECCO IL PROGETTO DEL CARRO FLOREALE CHE ACCOMPAGNERA' LA MADONNA
Nell'approfondire i risvolti storici della Madonna delle Vittorie e della contestuale nascita della corona del Rosario, Floriana ha individuato nel suono il filo conduttore dell'odierna struttura floreale: «Nei testi analizzati tutto mi riconduceva al suono. Ho studiato anche la sua scienza e la propagazione delle sue onde». L'idea progettuale si concretizza in una rappresentazione delle frequenze sonore, intese come schematiche propagazioni in senso verticale e trasversale. Sulla superficie orizzontale sono state riprodotte delle increspature circolari, simili a quelle generate da una goccia che cade in uno specchio d'acqua: fitte roselline pon pon bianche, alternate da gemme di vetro blu, allestiscono lo spazio interno del carro. In verticale, invece, sono disposte sagome circolari ricamate di candide phalenopsis, intradossate da piccoli globi ricoperti di ortensie blu. Sul maestoso carro, adornato da fiori in parte terlizzesi e in parte provenienti dall'Olanda e dalla Thainlandia, si colloca una grande sfera, tessuta di lisianthus e ortensie blu, a riproduzione del mondo degli uomini: dall'imponente guscio floreale vien fuori un illuminato tubolare cilindrico, altra interpretazione dell'onda sonora, volto a catturare l'attenzione dei fedeli. Il simulacro della Madonna poggia lieve sul mondo e col suo mantello avvolgente protegge i suoi devoti.
Le interferenze, punti deboli del suono, sono state concepite come abbracci tra forme sinusoidali, vestite con ghirlande vellutate di Dendrobium. «Ogni volta che l'onda sonora ci raggiunge, sia che viaggi come onda longitudinale nell'aria sia che viaggi come onda trasversale nell'acqua, si riflette come un'eco» precisa Floriana.
Infine, il Laurus Nobilis, cioè l'alloro, emblema della affermazione spirituale di Cristo sul male, cinge il perimetro del carro floreale, onora la nostra Regina e ricorda il trionfo della vittoria.
«Nulla di ciò sarebbe stato possibile senza il prezioso ed insostituibile lavoro di un gruppo affiatato ed instancabile che ha dato forma ai miei pensieri, con grande competenza. Sono stati per noi giorni di lavoro molto intenso in cui costante è stato lo scambio di idee tra professionisti dalle personalità talentuose e creative esclusivamente per onorare la nostra città e la sua patrona. Ringrazio sentitamente Leonardo Tumolo, Francesco De Chirico, Vincenzo De Sario, Raffaele Dell'Aquila, Francesco Mariani, Michele Tutolo e Sabino Ceci; oltre a Edoardo Bisceglia con la Ferramenta Bricolage e Francesco Tempesta con l'impianto elettrico T.E.F.».