Videosorveglianza, 1 milione di euro dalla Città Metropolitana

L'amministrazione Gemmato aggiungerà 350 mila euro

venerdì 25 novembre 2016 12.25
Un milione di euro per monitorare interamente il territorio cittadino con 'occhi elettronici'. E' questo l'importo finanziato dalla Città Metropolitana di Bari al Comune di Terlizzi nell'ambito del 'Patto per la Città Metropolitana', ai quali si aggiungeranno i 350 mila euro comunali dell'importo complessivo del progetto. Nella giornata di ieri, si è formalmente conclusa il processo di co-progettazione ed è stato ufficializzato l'accesso al finanziamento per l'Ente di piazza IV Novembre, aprendosi, ora, la fase finalizzata all'attuazione degli interventi previsti nel Patto per Bari.

IL PATTO: Nei mesi scorsi, la città metropolitana di Bari aveva avviato un percorso partecipativo con i sindaci dell'area metropolitana, a seguito del quale erano state individuate le aree di intervento strategiche in grado di fornire una risposta flessibile ed integrata alle diverse esigenze territoriali. Le azioni strategiche, quindi, sono state condivise dalla Città metropolitana e dai sindaci sottoscrittori dei progetti con il Governo centrale mediante la firma del patto.

L'INTERVENTO SU TERLIZZI: Nell'ambito di questo percorso, il Comune di Terlizzi aveva presentato la scheda di progetto per l'attuazione della videosorveglianza all'interno del progetto di rete 'Smart Cities', finalizzato, cioè, alla creazione di una 'città intelligente' in grado di migliorare la qualità della vita e meglio soddisfare le esigenze dei cittadini.
"La sempre maggiore estensione dei compiti ordinari assegnati dal corpo di polizia municipale e l'assenza di dotazioni di tecnologie avanzate, in grado di supplire alla carenza di organico, potrebbe mettere a repentaglio la condizione di sicurezza attesa dalla popolazione con il conseguente diffondersi di una percezione di maggiore rischiosità nonostante l'intenso lavoro compiuto dal corpo di polizia municipale", è stato il commento del Primo Cittadino, Ninni Gemmato, sottoscrittore dell'elaborazione.

"Quando si parla di sicurezza e 'resilienza urbana'- ha continuato il Sindaco- non si può prescindere da una serie di punti cardine: proteggere ed assistere i cittadini, in primo luogo, ma anche tutelare il territorio e salvaguardare gli investimenti produttivi nell'area. Pensiamo, ad esempio, all'impatto di un furto, di un'azione vandalica o di un'aggressione in una qualsiasi area del territorio e al conseguente effetto negativo sull'opinione pubblica. Si tratta di un effetto che può essere devastante al punto di rendere non più frequentabile il sito per una psicosi generale. Da non trascurare, poi, è anche l'aspetto giuridico conseguente a un completo monitoraggio del territorio in grado di accertare possibili responsabilità civili o penali. Naturalmente, non stiamo parlando della certezza di escludere il rischio, sempre connesso con qualsivoglia attività umana, ma parliamo di aver chiaro l'obiettivo di renderlo residuale e compatibile con la vulnerabilità del territorio".

Naturalmente, non è mancato il commento di Gemmato sul tema della sinergia istituzionale: "Si rivelano vincenti, ancora una volta, quei percorsi partecipativi che su ogni piano, da quello istituzionale a quello partenariale a quello più prettamente gestionale, mirano a 'fare rete', a creare i presupposti per un coordinamento armonioso tra Enti e Istituzioni".