Un 25 aprile diverso: Giuseppe Volpe canta e suona dal balcone "Bella Ciao"

Il Consigliere comunale ha aderito all'appello dell'ANPI e di Libera per festeggiare una ricorrenza ricca di significato in un momento così difficile per la nazione

domenica 26 aprile 2020 06.00
A cura di Gianluca Battista
L'ANPI nazionale e locale e Libera avevano lanciato la proposta: affacciarsi dai balconi, nei giardini, nelle strade davanti casa e cantare "Bella Ciao", festeggiare la Liberazione 75 anni dopo con trasporto, perché avrebbe avuto più valore nella condizione di emergenza sanitaria.

In alcune vie di Terlizzi è riecheggiato il suono delle note conosciute in tutto il mondo della canzone simbolo della Resistenza. Ed a riecheggiare sono state anche quelle della fisarmonica, amica inseparabile del Consigliere comunale Giuseppe Volpe.

Così l'anomalia e la desolazione pomeridiane, indotte delle strade terlizzesi vuote, si sono trasformate in un sottile filo di speranza, quando Volpe ha iniziato a suonare.

Pochi minuti cristallizzati in questo video (clicca qui) che con ogni probabilità tra qualche anno avranno un senso più pieno, quando, si spera, saranno archivio che racconterà la Festa della Liberazione ai tempi della pandemia del 2020. I timidi applausi da qualche balcone nel quartiere ha fotografato la paura di una nazione, se ci è concesso, preoccupatissima dal presente e poco incline a guardarsi alle spalle, a studiare il passato per costruire un futuro coeso.

Oltre la retorica di molti che della Festa della Liberazione fanno uno spot per interessi personalissimi, il gesto di Volpe ci è apparso sincero e da raccontare, venuto da una persona che crede in quei valori e che un paio di mesi fa era a Roma a rappresentare la Città dei fiori, fascia tricolore al petto, nella commemorazione dei martiri delle Fosse Ardeatine, con l'unico scopo di tenere vivo l'insegnamento di don Pietro Pappagallo e Gioacchino Gesmundo, figli di una terra che non può dimenticarli.