Truffa telematica anche a Terlizzi: presa di mira Poste Italiane

I truffatori prima inviano sms sul cellulare e poi chiamano la vittima

lunedì 27 giugno 2022
A cura di Vincenza Urbano
Dilagano le truffe telematiche volte a carpire dati sensibili per svuotare i conti correnti o le carte di credito. Il "phishing" è un reato posto in essere da un soggetto che, fingendosi un operatore di un ente affidabile in una comunicazione digitale, inganna la vittima convincendola con artifici e raggiri a fornire informazioni personali e codici di accesso.

È di questi giorni l'ennesima truffa perpetrata sotto le mentite spoglie di Poste Italiane. Sul cellulare giunge un sms dall'apparente mittente "PosteInfo" col seguente testo: "Gentile cliente stiamo sospendendo la sua carta per evitare il blocco aggiorni al seguente link"...

Una poca avvedutezza, unita al timore di poter subire un potenziale danno ai propri prodotti postali, può indurre l'utente a cliccare sul sito artatamente creato dai truffatori. Nella malaugurata ipotesi in cui si dovesse cadere nella trappola, comparirà una schermata che a primo acchito sembrerà essere la stessa di quella ufficiale proposta da Poste Italiane. Saranno richiesti nome utente e password il cui inserimento condurrà a una seconda schermata in cui viene domandato il numero di carta.

Sono due gli scenari che qui si aprono: nella prima ipotesi si abbocca e si digita il codice richiesto così da portare a consumazione la truffa e spianare la strada per appropriarsi del denaro; nella seconda evenienza ci si accorge per tempo del messaggio decettivo e ci si astiene dallo scrivere il numero di carta.

In tale ultimo caso, è molto probabile che la truffa rimanga a uno stadio di tentativo lasciando a bocca asciutta i raggiratori. Tuttavia, è in questo momento che scatta la seconda fase del piano criminoso: dopo alcuni minuti dal mancato completamento della procedura sul precedente sito, potrebbe giungere una telefonata dal numero +393509913925.

Dall'altro capo del telefono, una voce maschile, senza qualificarsi, chiede come mai l'operazione non è stata condotta a termine. La voce è un po' impastata, le informazioni fornite sono vaghe ed elusive alle domande poste sull'eventuale blocco della carta: l'imbroglione spenderà del tempo a convincere la sua preda a fornire al più presto il numero di carta richiesto, invitandola anche ad attivare un apposito conto esterno.

Una condotta aggressiva e invasiva, dunque, mira a confondere la persona offesa. Al che bisogna avere la prontezza di interrompere la telefonata e contattare la Polizia Postale. È utile inviare via mail una segnalazione dell'episodio delinquenziale alla sezione di Bari all'indirizzo poltel.ba@poliziadistato.it