"Tavola d'artista": Paolo De Santoli espone ad Altamura

La mostra si tiene ad Altamura fino al 19 novembre

giovedì 16 novembre 2023
A cura di Vincenza Urbano
Sarà visitabile fino a domenica prossima, 19 novembre, l'esposizione "Tavola d'artista" allestita all'interno della masseria San Giovanni di Altamura, nota anche come "I luoghi di Pitti". Tra i diversi artisti che hanno scelto il pieno territorio murgiano per promuovere le loro opere, spicca il nome del terlizzese Paolo De Santoli, conosciuto per le sue produzioni estrose, riflessive e talvolta ironiche.

La medesima location si presta ogni anno ad ospitare i frutti dei talenti artistici che desiderano trasmettere messaggi ai curiosi attraverso l'impronta del loro genio creativo. Sono, infatti, trascorsi circa vent'anni da quando si individuò tale sito: si cominciò con la rassegna "Pane&Pace", poi confluita nei "Percorsi per i golosi". Adesso la manifestazione rientra nella rassegna "Contaminazioni 2023-Animare la Murgia con azioni".

«La mostra è ubicata in uno dei quattro ipogei della masseria in cui preesistevano un pozzo e una neviera. La struttura è tutta scavata nel tufo e ora ospita un grandissimo forno a legna», spiega entusiasta il concittadino De Santoli che confida in una maggiore attenzione alle arti visuali da parte della sua, a tratti, restia Terlizzi.

Inaugurato il 24 ottobre scorso, al pregevole evento è stato dedicato il lungo arco temporale di quasi un mese per consentire al pubblico di poter apprezzare in serenità le bellezze generate dal connubio dell'ingegno e delle mani di sapienti uomini e donne. Sono state, peraltro, espletate interessanti attività volte ad arricchire la qualità del contenitore culturale: dialoghi teatrali, laboratori d'argilla, preparazione del pane. È stato, finanche, realizzato un corposo catalogo che contiene al suo interno sia le fotografie scattate in loco sia i contributi scritti da ciascun artista per meglio chiarire la portata dei loro gesti d'arte.

"Tavola d'artista" gioca con l'accezione polisenso del termine "tavola": in questo caso la parola va intesa sia come strumento su cui l'artista lavora con le sue pennellate sia come mobilio cui prendono parte i commensali di un banchetto.

«Ho voluto fare riferimento a una tavola apparecchiata da un artista con le sue opere», chiosa De Santoli che si è cimentato nell'inventare la "DoppiaCoppa".

«Una coppa è misteriosamente trasformista, specie se usi il suo doppio, dopo il tuo giusto nutrimento», si legge tra le righe della nota di presentazione del suo funzionale oggetto artistico, «una doppiacoppa la usi due volte: bere il vino, ma se vuoi puoi rovesciarla e bere acqua...ma puoi anche piantare qualcosa e viceversa piantare altro».