SILENT Festival: formazione, produzione, ricerca e sperimentazione a Terlizzi

Il racconto dei quattro giorni al MAT- Laboratorio Urbano

giovedì 16 settembre 2021
Si è conclusa il 5 settembre la terza edizione del SILENT Festival nell'ambito del progetto SILENT – visioni sonore, realizzato con il contributo del Comune di Terlizzi e della Regione Puglia (Dipartimento turismo, Economia della Culturale e Valorizzazione del Territorio).

«Un grande respiro di normalità, di arte, di senso di comunità dopo 2 anni complessi per il settore dello spettacolo», è stato il commento del direttore artistico Corrado Nuccini a conclusione di 5 giorni che hanno reso Terlizzi la capitale delle sonorizzazioni cinematrografiche.

Oltre 600 presenze nella rassegna che si è aperta con la sonorizzazione di "Come l'ingordigia rovinò il Natale a Cretinetti": i ragazzi dell'Accademia musicale la Stella hanno presentato le composizioni create insieme a Fabio Gesmundo e Pasquale Calò nel laboratorio che ha anteceduto il festival. La prima serata si è invece conclusa con "Drifters" di Grierson sonorizzata da un'orchestra digitale composta attraverso il laboratorio musicale di Dario Tatoli (Makai).

Il secondo giorno ha avuto come protagonista la sonorizzazione del capolavoro "Metropolis": i musicisti pugliesi coinvolti hanno prodotto musiche inedite attraverso il laboratorio Soundtrack, format di residenza artistica realizzato con la collaborazione del Centro Musica del Comune di Modena e la presenza di Laura Agnusdei.

L'ospite della terza giornata ha restituito al festival un respiro internazionale: Hoshiko Yamane dei Tangerine Dreams ha regalato un prezioso show audio/video nel teatro del MAT per un'unica data italiana. La serata si è conclusa con la selezione musicale di Paolo Ruggiero che ha sonorizzato "Il Gabinetto del dottor Caligari".

Xabier Iriondo degli Afterhours, Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò, Karim Qqru degli Zen Circus ed Emidio Clementi dei Massimo Volume sono stati i super ospiti nazionali che hanno presentato una inedita sonorizzazione di Haxan, per la prima volta tradotto in Italiano. Lo spettacolo è stato il risultato di un percorso di produzione avvenuto durante i giorni del festival che ha visto i musicisti impegnati in residenza artistica al MAT.

Durante i 4 giorni del festival è stato visitabile il percorso audio/visivo realizzato da Apulia Center for art and Tecnologies attraverso 5 residenze artistiche che hanno dato la possibilità a 5 artisti visuali di reinterpretare visamente i lavori di 5 artisti internazionali: Bersarin Quartett, Outer, Hoshiko Yamane, Coliguacho, Message to Bears. Visibili durante il festival anche i lavori del collettivo Almanacco che hanno reinterpretato dal punto di vista illustrativo le locandine di numerosi storici capolavori del cinema.

Appuntamento al prossimo anno: confermate le collaborazioni con Museo del Cinema di Torino, con DNA Concerti e tutti i partner di progetto impegnati alla crescita del format proposto da Officina di Strada e dal MAT laboratorio urbano.