San Nicola, una tradizione che viene da lontano

In attesa del santo che scende dalla torre, ecco la storia del vescovo di Myra

venerdì 5 dicembre 2014 8.33
A cura di Vincenza Urbano
Nel tardo pomeriggio del 5 dicembre, vigilia del giorno liturgico di San Nicola, piazza Cavour si popola di bambini in attesa che il Santo si cali dalla Torre Normanna per distribuire i doni. Ma quali sono le origini di questa nostra tradizione?

Il culto di San Nicola si è diffuso dapprima in Asia Minore (nel VI secolo, 25 chiese a Costantinopoli erano a lui dedicate) con pellegrinaggi alla sua tomba, posta fuori dell'abitato di Myra. Numerosi scritti in greco ed in latino ne hanno fatto progressivamente diramare la venerazione verso il mondo bizantino-slavo e in Occidente, a partire da Roma e dal Meridione d'Italia, allora soggetto a Bisanzio. San Nicola è così diventato già nel Medioevo uno dei santi più popolari del Cristianesimo e protagonista di molte leggende riguardanti miracoli a favore di poveri e defraudati.

Nelle gravine di Mottola, in provincia di Taranto, sono presenti delle cavità affrescate. Tra le varie raffigurazioni, vi è quella di San Nicola alle prese con il miracolo di Myra. Si narra che Nicola, venuto a conoscenza di un ricco uomo decaduto che voleva avviare le sue tre figlie alla prostituzione perché non poteva farle maritare decorosamente, abbia preso una buona quantità di denaro, lo abbia avvolto in un panno e, di notte, l'abbia gettato nella casa dell'uomo in tre notti consecutive, in modo che le tre figlie avessero la dote per il matrimonio. Anche per questo episodio, è venerato come protettore dei bambini e dei fanciulli. È possibile, dunque, che la leggenda di San Nicola abbia avuto inizio in Puglia proprio dalla cripta di San Margherita di Mottola.

E a Bari, dove il corpo del Santo è conservato, cosa significa celebrare San Nicola? Più che commemorare la festività del dono, rappresenta il luogo di San Nicola, arrivato come reliquia dalla Cappadocia», portato nel 1087 quando la sua città natale, Myra, viene conquistata da musulmani.
E a livello internazionale? Nell'Europa del Nord, nell'area più orientale i regali li porta San Nicola, mentre nella Scandinavia e in parte della Germania è santa Lucia a occuparsi di far felici i bambini. Il grande cambiamento avviene con l'emigrazione negli Stati Uniti d'America, quando i parenti rimasti in patria spediscono i regali per San Nicola ai bambini figli degli emigrati, ma dall'Europa centro-settentrionale ci mettono un bel po' ad arrivare a destinazione, dopo aver attraversato l'Atlantico. Ecco quindi che San Nicola, cioè Santa Claus, porta i regali in ritardo, non più all'inizio di dicembre, ma verso la fine del mese e in tal modo si sovrappone, fino a sostituirlo a Gesù Bambino. Cambia però abbigliamento: mentre san Nicola è un vescovo con tanto di mitria e pastorale, Santa Claus/Babbo Natale indossa un berretto che ricorda il camauro papale. Inoltre, alle origini ha una casacca verde che diventa rossa solo verso gli anni Trenta del Novecento, per esigenze commerciali: viene rivestito quando la Coca-Cola lo sceglie come testimonial e lo fascia con i colori sociali.