Roghi, a Monopoli i controlli si fanno con il drone. A Terlizzi?

L'agro monitorato dalla tecnologia APR in dotazione alla Polizia Locale. E fioccano sanzioni sino a 500 euro

lunedì 2 novembre 2020
A cura di Nicola Miccione
La tecnologia in difesa dell'ambiente attraverso l'uso dei droni, utilizzati dalla Polizia Locale di Monopoli per monitorare le campagne, mappare le aree a rischio e, grazie all'ausilio della tecnologia APR, intervenire in tempo reale per spegnere le fiamme ove si verificano violazioni di norme tutelate dal codice ambientale.

I droni possono essere usati per molte attività: nel caso dei roghi notturni, fenomeno che interessa anche Terlizzi, dove quasi ogni sera, i cittadini cominciano a sentire nell'aria un odore acre di plastica bruciata, possono essere utilizzati per migliorare la prevenzione del rischio, individuare il sito dal quale avvengono le emissioni tossiche e, durante l'evento, allertare i Vigili del Fuoco, che dovranno organizzare, al meglio e dove necessario, gli interventi di spegnimento.

La tecnologia in dotazione è l'APR, acronimo di Aeromobile a Pilotaggio Remoto, cioè un mezzo aereo a pilotaggio remoto senza persone a bordo, non utilizzato per fini ricreativi, che consente agli agenti di intervenire in tempo reale: «Nel corso di questi giorni - si legge su un comunicato della Polizia Locale di Monopoli - si è provveduto ad intensificare i controlli e a sanzionare i proprietari terrieri che hanno effettuato l'abbrucciamento di stoppie fuori dagli orari consentiti».

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Inoltre «grazie al sistema di vigilanza ambientale è stato possibile individuare dall'alto siti in cui sono stati effettuati diversi abbandoni e sui quali sono in corso attività investigative». Insomma a Monopoli i droni sono utilizzati per controllare i roghi notturni (inizialmente episodi sporadici, si sono intensificati nel tempo) e il fenomeno dei fumi che avvolgono l'intero agro: l'alta tecnologia al servizio dell'ambiente e del territorio, molto spesso bistrattato dall'essere umano.

I droni, dunque, sono un ottimo supporto scientifico ai controlli delle forze dell'ordine che a Bari, ad esempio, dopo un'attività di appostamento e di monitoraggio con l'uso dei droni, ha portato alla denuncia, in due distinte operazioni, di tre soggetti, senza dimenticare che possono effettuare riprese di aree impervie, senza che l'operatore debba rischiare in prima persona, e possono essere equipaggiati di telecamere termiche, di altoparlanti e luci per la visione notturna.

Questa è la ricetta sperimentata con successo a poco meno di un'ora da noi. L'auspicio è non solo che il sistema venga attivato al più presto, ma soprattutto che questa attività sia di effettivo contrasto ad un fenomeno che satura di fumo acre e acido l'agro di Terlizzi. L'ennesimo oltraggio al territorio.