Ospedale «Sarcone», tutti i reparti sono in affanno: interrogazione regionale di Congedo

L'esponente di Fratelli d'Italia chiede a Emiliano quali provvedimenti intenda assumere

giovedì 26 ottobre 2017 10.15
Il dossier sull'ospedale "Michele Sarcone" di Terlizzi con il suo strascico di problemi e criticità finisce sul tavolo del governatore Michele Emiliano. Il consigliere regionale Erio Congedo (Fratelli d'Italia), infatti, ha presentato nei giorni scorsi una interrogazione consiliare nella quale chiede al governatore pugliese, nonché assessore alla Sanità, «quali determinazioni intenda eventualmente assumere per porre rimedio ad una situazione grave che provoca disagio ai degenti e getta discredito sulla sanità pugliese e sull'Istituzione regionale».

Dalla scorsa primavera nei reparti di chirurgia generale dell'ospedale «Michele Sarcone» di Terlizzi non si effettuano più ricoveri di emergenza. Nonostante ci siano sale operatorie costate decine di milioni di euro e nemmeno inaugurate, le ambulanze vengono dirottate altrove, in qualche altro ospedale che abbia qualche posto libero. Problemi nel reclutamento di medici chirurghi e anestesisti, spiegò all'epoca il direttore Asl Vito Montanaro.

Nell'unità operativa di Medicina e Chirurgia di Accettazione e Urgenza ci sono solo tre medici in servizio, costretti a garantire la copertura dei turni nelle 24 ore, con turni di straordinario e le cosiddette prestazioni aggiuntive da oltre un anno e mezzo «nonostante il direttore generale della Asl Ba abbia assunto circa 40 medici di pronto soccorso, senza assegnarne nemmeno uno all'ospedale di Terlizzi». Il dirigente medico responsabile l'estate scorsa è stato costretto a rimanere in servizio per ben 30 ore consecutive.

Nell'unità operativa di Cardiologia mancano 2 medici su 6 previsti dalla dotazione organica, a causa della mancata sostituzione di medici assenti da tempo per aspettativa e astensione per maternità. Risultato: si sono ridotte le attività ambulatoriali e si sono allungati i tempi di attesa da parte dei pazienti costretti così a rivolgersi a strutture sanitarie private.

Problemi di riduzione del personale anche in Pneumologia dove non si è proceduto alla sostituzione di un dirigente medico collocato in aspettativa e di un altro esonerato dai turni notturno a causa di limitazioni fisiche. Risultato: da circa quattro mesi si sono ridotti i posti letto dai 16 previsti a soli 10. Non va meglio nemmeno al CUP/Ticket dell'Ospedale: qui dei 4 dipendenti assegnati, la metà beneficia di riduzione di orario.
Le prospettive non fanno ben sperare. Uno dei medici di Medicina Generale pare sia destinato all'ambulatorio di diabetologia del distretto sanitario di Ruvo di Puglia.