Ospedale Sarcone, scoppia il caso degli infermieri trasferititi per "premio"

La Fials accusa il direttore Asl Vito Montanaro

mercoledì 20 gennaio 2016 8.16
Mentre il piano di riordino ospedaliero resta ancora in sospeso con il presidente Michele Emiliano impegnato a far quadrare non solo i conti, ma anche e sopratutto le rivendicazioni dei territori e degli esponenti della sua stessa parte politica, scoppia il caso infermieri. Un caso che, secondo quanto riportato da La Gazzetta del Mezzogiorno nel numero di ieri, riguarderebbe proprio l'ospedale Sarcone di Terlizzi.

Ad aprire il fuoco delle polemiche contro l'Asl Bari e il direttore generale Vito Montanaro, è la Fials (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità) con il segretario provincia e della Fials di Bari, Piero Albenzio, il quale ha denunciato trasferimenti di personale da un ospedale e l'altro che verrebbero utilizzati come «premi» per alcuni dipendenti, a discapito delle domande giacenti da anni e soprattutto delle esigenze dei reparti.

In altre parole, secondo l'accusa della Fials ci sarebbero ospedali che soffrirebbero la mancanza di infermieri perché questi verrebbero distribuiti secondo logiche lontane dal fabbisogno effettivo delle strutture ospedaliere. "All'ospedale San Paolo - accusa Albenzio - c'è un deficit di 60 unità infermieristiche. Al reparto di pneumologia ne mancano 10, eppure il direttore generale - in pieno picco influenzale - ha trasferito un'infermiera presso l'ospedale di Terlizzi».

Secondo Albenzio, tra Terlizzi, Corato e Di Venere si sarebbero verificati diversi casi di dipendenti che «dopo un cospicuo periodo di malattia ottengono come "premio" il trasferimento nelle sedi a loro più gradite». «Il messaggio sbagliato che si sta diffondendo - conclude il segretario Fials - è che non rispettando le regole e le disposizioni di servizio si venga "accontentati", il che porterà a seguire la stessa strada anche chi fino ad oggi, con abnegazione, sta garantendo il servizio».