Ospedale Nord Barese, Barione: «Consiglieri di sinistra complici di un disastro»

L'esponente di Fratelli d'Italia e sindacalista Fials attacca le politiche di Emiliano e le posizioni dei suoi avversari in politica

sabato 8 febbraio 2020
«In tutto il Nord Barese manca ancora un ospedale di primo livello. Mancano reparti essenziali quali Rianimazione, Unità di Terapia intensiva coronarica, Neurologia, Psichiatria, Oncologia, Otorinolaringoiatria, Oculistica, Terapia sub intensiva. Come se questo non bastasse, adesso il presidente Emiliano sta smantellando nel presidio di Terlizzi anche Pneumologia e Chirurgia senza potenziare contemporaneamente queste stesse specialità mediche negli ospedali di Molfetta o Corato. Come si fa a non capire che si tratta di un impoverimento per tutti i cittadini del Nord Barese? Questo è l'ABC in tema di offerta di salute, è davvero vergognoso che gli esponenti della sinistra continuino a dire che tutto va bene solo per esigenze di campagna elettorale a favore di Emiliano».

Il Consigliere comunale Francesco Barione, dirigente del sindacato Fials, torna così ad argomentare sullo stato di salute della sanità a Terlizzi e in tutto il Nord Barese.

«Qui non stiamo parlando di un solo campanile - sottolinea Barione -, parliamo di un territorio che conta 200 mila abitanti e che ancora oggi, nel suo complesso, non offre tutti i servizi e reparti previsti dalla legge. Queste sono le stesse considerazioni che furono fatte quattro anni fa in seno alla Carta di Ruvo e che ancora oggi restano irrisolte perché da allora nulla è stato fatto. Come si fa a fare finta di nulla dicendo che tutto va bene?», è la stoccata ai suoi avversari nell'assise comunale.

«È assolutamente necessario che l'equipe di Medicina dell'ospedale di Terlizzi - ribadisce il Consigliere di Fratelli d'Italia, presente qualche giorno fa all'incontro tra il sindaco Ninni Gemmato ed i sanitari - sia affiancato dalla Chirurgia e dalla Pneumologia. Se un paziente acuto dovesse lamentare un'addominalgia è importante che i medici possano contare su screening e consulenze anche chirurgiche per poter intervenire in sicurezza, altrimenti quel paziente rischia di essere sottoposto a insopportabili trasferimenti da un ospedale all'altro.

Conosco da vicino il valore e la professionalità della dottoressa Angela Gattulli, responsabile di Medicina interna di Terlizzi, e di tutta la sua equipe medica
- è la presa di posizione netta -, ma è proprio per questa ragione che chiediamo che questi medici non vengano lasciati soli e che anzi si valorizzino queste risorse. So che nelle prossime ore i vertici dell'ASL - rimarca poi Barione - avranno un incontro con l'equipe di Medicina: il nostro auspicio è che anche la Regione Puglia recepisca tempestivamente e senza riserve le istanze dei medici e dei pazienti».

La chiusura fa riferimento all'incontro avuto con Antonio Sanguedolce qualche tempo fa per rappresentare i tanti, forse troppi, problemi della Sanità a Terlizzi: «Insieme al sindaco Ninni Gemmato - scrive Barione - avevo già incontrato il direttore dell'Asl Bari, Antonio Sanguedolce, e avevamo già proposto di tornare ai contenuti della Carta di Ruvo in attesa del futuro ospedale del Nord Barese e in attesa che si realizzi il piano di riordino. Intanto, chiedo ancora al presidente Emiliano di dare risposte ai terlizzesi - è la posizione del consigliere di FdI del tutto coincidente con quella del primo cittadino - e trovare il coraggio di venire in Consiglio comunale per un confronto serio e sereno con tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione».