Niente "Festa del Ciuccio". Città Civile contro l'Amministrazione comunale

Il gruppo di Daniela Zappatore: « Il Comune deve sostenere tutte le iniziative basate sul senso di aggregazione e tradizione»

giovedì 11 luglio 2019
Pubblichiamo la posizione espressa attraverso i social network dalla compagine politica di Città Civile sul mancato inserimento della "Festa del Ciuccio" nel cartellone di eventi estivi varato dal Comune di Terlizzi.

Ci rattrista sapere che quest'anno la popolare "Festa del Ciuccio" non si svolgerà. Succede che un gruppo di cittadini di buona volontà costituisce un'associazione e, con sacrificio e abnegazione, provano a riportare in vita un'antica tradizione...senza scopo di lucro.

Lo fanno, non solo per ricordare ai nostri figli ciò che facevano i nostri padri, ma per provare a dare uno slancio di vitalità al nostro paese, sempre più appiattito su se stesso.

Un evento crea movimento, riempie la piazza, crea comunità. È occasione di incontro, è un modo per farci rimanere a casa e non spostarci nei paesi limitrofi. Se ben organizzato e pubblicizzato diventa attrattivo verso chi di Terlizzi non è.

È inutile raccontare i benefici che ne trarrebbero i commercianti ed in genere la nostra economia. Certo avrebbe potuto essere "costruito" meglio, ma si perfeziona tutto con pazienza e con l'aiuto di tutti. I risultati migliori si ottengono nel tempo, perseverando.

Serve il supporto dell'Amministrazione, anche economico. Il Comune deve sostenere tutte le iniziative basate su quel senso di aggregazione e tradizione, e capaci di portare beneficio al paese. Le risorse vanno gestite in modo equo. Ed invece, se guardiamo i numeri di questa "estate terlizzese", notiamo un investimento di circa 40.000 euro per il Sovereto Festival. Altri 16.000 euro per tutta la programmazione dell'estate. Si tratta di eventi lodevoli e che vanno sostenuti, da tutti. Ma com'è stato possibile non armonizzare le risorse per sostenere TUTTE le iniziative inclusa la tradizionale "Festa del Ciuccio"?

Non conosciamo bene come si siano evolute le cose, ma dando credito al comunicato del comitato, una fetta importante di responsabilità è attribuibile al sindaco e a chi lo circonda.

È lui, il primo cittadino, a non crederci.