Morto Guido Di Leone, il cordoglio della Pro Loco Terlizzi

Il musicista si è spento improvvisamente a 61 anni

mercoledì 12 novembre 2025 17.14
A cura di La redazione
Nelle scorse ore si è spento all'età di 61 anni il M° Guido Di Leone, chitarrista, autore, arrangiatore e fondatore della scuola musicale "Il Pentagramma" di Bari. Tante volte in concerto a Terlizzi con sua moglie Francesca Leone, Di Leone è morto ieri, 11 novembre, improvvisamente prima di raggiungere il teatro "Mangiatordi" di Altamura dove avrebbe dovuto tenere un concerto in serata.
Lo piange anche la Pro Loco Terlizzi di cui pubblichiamo la nota integrale.

«La ProLoco UNPLI Terlizzi apprende con immensa tristezza della prematura e improvvisa scomparsa del M° Guido Di Leone: noto musicista e compositore barese, direttore artistico, punto di riferimento insostituibile per la comunità jazz pugliese e soprattutto divulgatore dalle eccezionali doti umane oltre che artistiche.
Inestimabile il suo lascito culturale: centinaia di pubblicazioni e registrazioni con il gita del jazz internazionale, tante produzioni discografiche, docente al Conservatorio di Bari "N.Piccinni" e poi al Conservatorio di Matera "E.R.Duni, fondatore e direttore della famosa scuola di Musica "Il Pentagramma", fucina per generazioni di allievi nonché "deus ex machina" del "Duke," uno fra i jazz Club più importanti d'Italia e crocevia di esperienze.
Ricorderemo sempre con particolare affetto il suo meraviglioso concerto in in duo con la talentuosa e amata consorte Francesca Leone per la Festa della Musica 2021 da noi promossa e patrocinata dal Comune di Terlizzi.
Per l'occasione gli "ambasciatori" pugliesi del genere bossa nova presentarono il loro nuovo lavoro discografico "Coraçaõ Vagabundo" nella cornice di Largo Lago Dentro, facendoci respirare la saudade brasiliana…
Avevamo ancora sul naso le mascherine ma la gioia di ripartire annullava ogni difficoltà organizzativa.
In tanti lo hanno definito "il maestro gentile": possiamo a buon diritto testimoniarlo anche noi!
Che la terra ti sia lieve, caro Maestro…».