Lode negata agli esami di stato, mamma terlizzese scrive al ministro dell'istruzione

Il liceo classico C. Sylos finisce sul quotidiano di Repubblica

martedì 11 settembre 2018 0.05
A cura di Vincenza Urbano
È finito nel mirino il liceo classico C. Sylos di Terlizzi che si è conquistato amaramente uno spazio sul quotidiano online della Repubblica di Bari, per via del forte rammarico manifestato da una professoressa (rimasta anonima), mamma di una studentessa modello che ha visto infrangersi il sogno di coronare la carriera liceale con la tanto agognata lode. Un dispiacere grande, nonostante il 100 come voto finale, per una valutazione percepita talmente iniqua da spingerla a manifestare tutto il suo sdegno direttamente al ministro dell'istruzione Marco Busseti tramite una lettera intrisa di costernazione e avvilimento.

A livello nazionale, seimila studenti hanno conseguito la lode, con il tasso più alto registrato proprio in Puglia. Eppure, si legge nell'articolo di Repubblica, «le valutazioni riportate da alcuni alunni del Liceo Classico C. Sylos, sono state deludenti ed ingiuste tanto che, matematica alla mano, inevitabilmente ci si chiede se siano state il risultato di incompetenza, di eccessiva manifestazione di potere o di mera superficialità da parte di una vindice commissione».

La ragazza protagonista della sfortunata vicenda non ha concluso in maniera «lodevole», almeno formalmente, gli esami di maturità della scorsa estate. Una mente brillante unita a una preparazione eccelsa non le sono valse il titolo di "100 e lode", sebbene avesse raggiunto il massimo dei punti di credito e dei risultati nelle prove scritte e orali. «L'alunna aveva ricevuto i complimenti della commissione esaminatrice, alla fine dell'esame orale, per la talentuosa capacità di scrittura, per l'originalità e per la presentazione del percorso interdisciplinare».

Sembrerebbe che alla base di questa carenza di meritocrazia ci siano degli screzi tra un paio di commissari esterni e i membri interni. Parole al vetriolo quelle della mamma dell'alunna ormai diplomata che, nel delineare una situazione a tinte fosche, parla perfino di una «spada di Damocle» scagliata contro i professori dell'istituto scolastico diretto dalla professoressa Maria Allegretta.

Tuttavia, troppa è, talvolta, l'importanza attribuita al voto tale da inficiare profondamente la serenità degli studenti e quella dei loro genitori. Il mancato riconoscimento della lode è capace di annichilire lo stesso significato del 100, massima votazione degli esami di stato: l'amarezza, seppur comprensibile, si espande così tanto da non far godere degli ottimi obiettivi raggiunti.

Un accorato appello è stato, comunque, rivolto al ministro dell'istruzione affinché «faccia luce e spieghi perché la discrezionalità possa essere così spudoratamente arbitraria da risultare giuridicamente inattaccabile e incontestabile se diversi ricorsi contro simili decisioni sono stati respinti al mittente».