Li riprende perché si assembrano: sputi e insulti ad una donna a Terlizzi

Aveva invitato i ragazzi ad utilizzare le mascherine e a mantenere il distanziamento

lunedì 15 marzo 2021
A cura di Vincenza Urbano
Derisa e umiliata da adolescenti insolenti e maleducati. È lo spiacevole episodio vissuto da una giovane mamma terlizzese che lo scorso venerdì, 12 marzo, ha tentato invano di richiamare all'ordine un gruppetto di ragazzi e ragazze che bivaccavano, intorno alle ore 20, nei pressi dell'area giochi di viale Aldo Moro (destinata peraltro a bimbi, ndr), nei pressi della chiesa della Stella.

In tutto sei, di età compresa tra i tredici e i quindici anni, i giovanissimi si erano riuniti sprezzanti delle regole, privi di mascherine. Uno di loro fumava, un'altra era a stretto contato con un suo amico.

Vedendo la scena, la nostra concittadina, che di mestiere fa l'insegnante della scuola primaria e che ha a cuore il rispetto delle regole, li ha redarguiti sull'impiego dei dispositivi di protezione e il mantenimento delle distanze per la salvaguardia di se stessi e del prossimo.

Il branco si è sentito punto nel vivo e ha reagito bruscamente, con sputi, offese e scherni.

«Uno mi ha sputato contro, una mi ha volgarmente detto di farmi i fatti miei, un'altra (e non ho capito il riferimento) ha detto che la mamma della sua amica è ricca e i ricchi si curano dal COVID», sono le parole costernate della maestra, «Mi hanno presa in giro e mandata via in modo brusco».

Sempre più spesso si assiste a disavventure di siffatta portata in cui i più piccoli irragionevolmente non solo non percepiscono il pericolo che corrono ma con tracotanza bullizzano gli adulti.

«Ora, non tutti i ragazzi sono così idioti, lo so bene e non ne faccio una questione di categoria, ma di tipi così purtroppo ce ne sono molti», osserva amaramente la nostra compaesana che, però, non si arrende nella sua opera di sensibilizzazione, da vera formatrice ed educatrice qual è: «Io continuo a provarci, se serve mi prendo gli insulti, ma non smetto. Prima o poi capiranno, qualcuno capirà, che la vita è un dono e va tutelato, che è importante rispettare le norme, che bisogna ricordare che non siamo soli al mondo», è la sua chiusa del tutto condivisibile.