Lampade votive, è scontro tra maggioranza e opposizioni

Gemmato: «Consiglio ha diffidato dal persistere in comunicazioni infondate». La Corrente: «Grottesco!»

mercoledì 31 marzo 2021 07.00
A cura di Gianluca Battista
È scontro aperto tra forze di maggioranza ed avversari delle opposizioni sulla questione relativa agli avvisi di pagamento per le lampade votive. Uno scontro aspro, fatto anche di atti formali maturati all'interno della massima assise cittadina.

LA POSIZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
L'Amministrazione comunale ed il Sindaco Ninni Gemmato hanno ribadito nelle scorse ore la legittimità di quegli avvisi e la maggioranza ha ottenuto in Consiglio comunale la diffida verso chiunque persista nel diffondere comunicazioni «infondate e fuorvianti ai cittadini». Una posizioni ribadita non solo in un comunicato stampa di Palazzo di Città, ma ripresa dallo stesso primo cittadino sui canali social: «In Consiglio comunale è stata fatta finalmente chiarezza - ha scritto Gemmato - in merito al servizio di illuminazione votiva presso il Cimitero: gli avvisi di pagamento inviati dal Comune di Terlizzi sono assolutamente legittimi.
Il servizio di illuminazione votiva si paga
- ha insistito - in tutte le città d'Italia, solo a Terlizzi diventa un caso politico montato ad arte dalle opposizioni. Si tratta infatti di tariffe legate a un servizio erogato, che non possono non essere pagate.
Insinuare dubbi sulla regolarità delle bollette
- ha proseguito il Sindaco - è un atteggiamento irresponsabile, lontanissimo dai compiti che spettano a un consigliere comunale, un modo di fare che finisce solo per produrre danni alla Comunità.
Il Consiglio comunale
- è stata la risposta della maggioranza - ha diffidato le forze politiche di opposizione dal persistere in comunicazioni infondate e fuorvianti ai cittadini. Dal momento del suo insediamento, la nostra Amministrazione ha subito ridotto di circa il 60% le tariffe relative al servizio di illuminazione votiva: è un dato oggettivo e dimostrabile.
Resta dunque l'invito - ha concluso Gemmato - rivolto ai cittadini a pagare i canoni richiesti entro la scadenza stabilita (31 marzo 2021) oppure, laddove sia necessario, a chiarire quanto prima la propria posizione contattando i competenti uffici telefonicamente o tramite posta elettronica o - nei casi di maggiore complessità - recandosi presso l'Ufficio Tecnico o il Cimitero, nel pieno rispetto della normativa vigente anti-Covid».

LA CORRENTE REPLICA
Una delle repliche più taglienti è giunta nelle scorse ore dal movimento La Corrente che ha voluto rivendicare il proprio ruolo di controllo sull'attività amministrativa, ribadendo, attraverso le parole scritte da alcuni cittadini, come il cimitero comunale sia un luogo in cui da tempo quel servizio (quello delle lampade votive, ndr) non viene goduto in diversi settori e che presenta tante altre problematiche insolute.
Nella serata di lunedì, sottolineano da La Corrente, «si è consumata una vicenda che rasenta il grottesco. Sì, perché è grottesco che il Sindaco imponga al Consiglio Comunale di cimentarsi per ore alla adesione a una triste e nostalgica Associazione di Comuni ex dominio dei Grimaldi. Grottesco è che oggi (ieri, ndr) è 30 marzo (gli avvisi di pagamento per le lampade votive risalgono a fine 2020) e da mesi avevamo chiesto un confronto per fare chiarezza. Ancora una volta un appello caduto nel vuoto!»
Da La Corrente rimarcano a più riprese quanto sia stato assurdo giungere «sino al giorno prima della scadenza per muovere accuse pesantissime e mai scusarsi. Grottesco perché siamo stati diffidati - insistono dal movimento che ha in Giuseppe Volpe il suo rappresentante nella massima assise - dal perseguire la richiesta chiarezza, la trasparenza, la tempestività degli atti».
Citando testualmente quanto scritto da un cittadino, il movimento civico evidenzia anche «la pericolosità della caduta di calcinacci da molti colombari e la pericolosità del pavimento dei nuovi padiglioni dove l'umidità, rende scivoloso e quindi pericoloso il camminare».
Insomma, il cimitero comunale non godrebbe di buona salute, quel servizio spesso non viene erogato ed è "grottesco" che la squadra di Governo abbia diffidato «i suoi cittadini e non noi della Corrente». Cittadini, secondo il movimento d'opposizione, rei solo di aver chiesto spiegazioni e di voler vedere tutelata la loro posizione.
La chiusa è un guanto di sfida lanciato al primo cittadino ed alla maggioranza: «Tu diffidi Terlizzi, Terlizzi ti spazzerà via con il suo voto».