La scomparsa del maestro Volpe diventa scontro politico

L'opposizione torna sulla vicenda delle opere donate al Comune di Terlizzi

giovedì 23 agosto 2018 8.11
A cura di Cosma Cacciapaglia
A Terlizzi anche la scomparsa di un uomo - di un artista - diventa motivo di scontro politico. E così ieri pomeriggio, non era passata nemmeno un'ora dalla scomparsa del maestro Antonio Volpe, che già l'artiglieria pesante dell'opposizione ha iniziato a farsi sentire contro l'amministrazione comunale. I funerali si celebreranno questo pomeriggio, alle ore 16.30, concattedrale eppure la memoria del maestro Volpe è stata già investita dalla contesa politica.

Oggetto della polemica: la donazione delle opere che lo stesso maestro Antonio Volpe volle donare nel 2015 al Comune di Terlizzi. Il maestro desiderava che le opere fossero allestite all'interno della Pinacoteca Comunale ma in questi ultimi anni c'erano state delle difficoltà a esaudire questo suo desiderio. «Mi dispiace non abbia potuto vedere realizzato un suo sogno, nonostante i tanti solleciti eppure avrebbe dovuto trovare un tappeto rosso come riconoscenza per le tele importanti che avrebbe donato alla città di Terlizzi» osserva il consigliere Michelangelo De Chirico.
Ha suscitato grande sorpresa anche il manifesto funebre firmato dall'ex parlamentare Gero Grassi contenente un riferimento alla vicenda.
Il sindaco Ninni Gemmato da parte sua preferisce non entrare e alimentare la polemica per rispetto del dolore dei familiari di Antonio Volpe.

La vicenda è ben più complessa e va oltre le facili polemiche. Le difficoltà di allestire le opere di Volpe all'interno dell Pinacoteca comunale sono legate al fatto che questa non ha attualmente spazi sufficienti e per di più esistono dei vincoli legati al nome di un altro artista terlizzese, Michele De Napoli. La Pinacoteca "Michele de Napoli", infatti, è il frutto di un lascito testamentario con cui l'artista, nel 1892, volle donare al Comune di Terlizzi la ricca collezione delle sue opere d'arte (oltre mille tra dipinti e disegni), da collocarsi all'interno del palazzo in cui egli era vissuto, anch'esso messo a disposizione dei suoi concittadini e di quanti volessero godere della sua arte e apprezzare il bello in tutte le sue espressioni. In quel palazzo, in altre parole, è già custodita la vasta opera del De Napoli e nemmeno tutta (sempre per ragioni di spazio).

Per questo a palazzo di città si stava lavorando ad altre soluzioni. L'assessore alla Cultura Lucrezia Chiapparino aveva già formalmente comunicato la volontà del Comune e la opportunità di ospitare le opere di Antonio Volpe all'interno di un altro spazio comunale in particolare nei rinomati spazi comunali dell'ex convento Immacolata Concezione (in corso Vittorio Emanuele) a dimostrazione, fanno notare dall'amministrazione, che c'è sempre stata e c'è ancora la volontà di offrire il giusto lustro a quelle opere e al nome dell'artista.