Rete dei pronto soccorso, cosa accadrà a Terlizzi?

Cosa accadrà a Terlizzi e dintorni: la spiegazione del Tribunale del Malato

giovedì 2 giugno 2016 7.44
Cosa cambierà con la rimodulazione della rete dei pronto soccorso su cui sta puntando tutto la Regione Puglia? Qualunque decisione dovrà passare dal vaglio del ministero della Salute a Roma ma in linea generale i pronto soccorso verranno suddivisi in Hub, Spoke o Dea, Pronto Soccorso di Base, Centrale Operativa 118, Punti di Primo Intervento.

A spiegare cosa cambia e quali conseguenze ci saranno su Molfetta è Marta Pisani, coordinatrice del Tribunale del Malato.

«L'Hub prevede ospedali con discipline a maggior complessità in cui il trasportato potrà avere le cure più adeguate ad una seria patologia, come Cardiologia con Emodinamica interventistica h24, Chirurgia vascolare e toracica, Rianimazione pediatrica e neonatale, T.A.C ed Ecografia H24, Medicina Nucleare. Per quanto riguarda la nostra provincia esso è ubicato presso il Policlinico di Bari.

Gli Spoke o Dea corrispondono agli ospedali di I Livello con discipline complesse come Chirurgia, Anestesia e Rianimazione, Ostetricia e Ginecologia, Neurologia, T.A.C. ed ecografia h24. Per la nostra zona essi sono ubicati al S. Paolo e Di Venere di Bari, al Miulli di Acquaviva, alla clinica privata Mater Dei di Bari», è il quadro tracciato da Marta Pisani

«Il Pronto Soccorso di Base sarà ospitato negli Ospedali di Base dotati di Medicina Interna, Chirurgia Generale, Ortopedia, Anestesia e servizi di supporto come Radiologia, Laboratorio ed Emoteca. Quindi rimane il pronto soccorso di Molfetta, tra l'altro ristrutturato da poco, con profusione di denaro pubblico», commenta ancora.

«Ai Punti di Pronto Intervento solo il compito di fornire le cure primarie prima di dirottare il paziente al Pronto Soccorso di riferimento. Saranno presenti negli ospedali chiusi e riconvertiti. Così a Terlizzi e Giovinazzo», conclude.