L'opposizione contro Gemmato: «Emergenza democratica»

Continua l'auto sospensione dei consiglieri comunali del centrosinistra

martedì 9 dicembre 2014 8.03
A cura di Vincenza Urbano
"Emergenza democratica". E' questa la frase più spesso ripetuta dalle forze di opposizione di Terlizzi scese in piazza, sabato scorso, per denunciare ciò che sta accadendo tra le mura istituzionali. I consiglieri di opposizione Michelangelo De Chirico, Michele Cagnetta, Michele Berardi e Marisa Chiapparino chiedono trasparenza nella condotta dell'amministrazione comunale. Fino a che non ci saranno risposte serie e complete da parte del Sindaco, tutti i consiglieri dell'opposizione che si sono autosospesi non si presenteranno ai consigli comunali, annuncia no alla piazza.

"È importante che la città sappia che noi consiglieri di opposizione quando camminiamo per le strade ascoltiamo ciò che i cittadini ci chiedono e ci raccontano e andiamo a rapportare questi problemi nel consiglio comunale o nelle sedi opportune. Tuttavia, non sempre riusciamo a renderli noti perché vengono messi in sordina» afferma Michelangelo De Chirico. «Personalmente ho curato spesso delle interpellanze scritte, ma non tutte vengono debitamente evase. Quando noi non riusciamo a dare risposte esatte, è perché non ci vengono fornite.»

"In questa città ci sono dei tabù, che non vengono tirati fuori. Il tabù più grosso è quello dei tributi. Quando andiamo a chiedere notizie su questo argomento, si alza un muro» aggiunge Michele Cagnetta dando notizia di importanti e gravi provvedimenti cautelari da parte procura generale della Corte dei Conti a carico di un importante dirigente comunale. Critiche anche alla scelte di esternalizzare la gestione dei tributi.

«L'amministrazione non comunica le tante anomalie che si verificano all'interno della casa comunale» rincara Michele Berardi. "Denunciamo l'emergenza democratica perché non ci è permesso accedere agli atti. Ci sono atti che sono stati richiesti da oltre un anno e non sono stati rilasciati. Queste sono le ragioni che più volte ci hanno condotti davanti al Prefetto. È chiaro che l'autosospensione ha un significato politico e non pratico. Grazie alla superficialità del sindaco che è presidente dell'ARO, questa comunità perderà la possibilità di accedere al finanziamento regionale che la regione mette a disposizione per coloro che sono pronti a partire alla fine dell'anno col gestore unico dei rifiuti. Inoltre, ci sono strutture pubbliche come Casa De Napoli che è stata occupata sì in maniera pregevole, ma non c'era uno straccio di atto amministrativo che autorizzava questa azione; sono venuto a sapere che l'atto d'indirizzo successiva individua una cooperativa. L'opposizione porterà avanti queste battaglie informative."

Infine, Marisa Chiapparino: «I palazzi della città non sono fatti di trasparenza. I consiglieri di opposizione si portano sulle spalle anche consiglieri di maggioranza, come me che sono passata all'opposizione di un'amministrazione che non è sana, che non è pulita, che non è corretta, che non sta dalla parte della città, ma che vuole tenere i documenti chiusi. I cittadini vengono imbambolati e frastornati dal chiasso del comune. C'è un clima di terrore costruito dai dirigenti: i dipendenti hanno terrore a confrontarsi con i consiglieri. Io non scendo a compromessi, sono per la buona politica. Cittadini e amministratori devono camminare per mano nella verità.»