L’artista terlizzese Vito Lauciello tra i protagonisti di una mostra di New York

Il fotografo che esporrà presso il “23 Warren Street” ci racconta la sua opera

giovedì 28 marzo 2024
A cura di Paolo Alberto Malerba
Dal 29 al 31 marzo 2024, si terrà a New York presso il "23 Warren Street", la mostra "ImageNation" a cui, insieme ad altri 125 fotografi giunti da 36 diversi Paesi, parteciperà l'artista terlizzese Vito Lauciello. La mostra consisterà in una collettiva di fotografi organizzata da DeFactory in cui "ImageNation" mira ad identificare il lavoro di alta qualità di nuove voci nella fotografia contemporanea. Il format lanciato nel 2013 da Martin Vegas, promuove il lavoro di artisti con esperienze e background diverso, con l'obiettivo di creare un dialogo continuo e diretto tra i fotografi e i visitatori, offrendo al pubblico l'opportunità di immergersi totalmente nella diversità e bellezza dell'arte fotografica contemporanea, sperimentando stili e suggestioni differenti in un percorso dinamico e coinvolgente.

"ImageNation" è un'occasione unica per entrare in contatto con i talenti emergenti e affermati nel campo della fotografia contemporanea, con un ampio ventaglio di stili e approcci artistici; tra questi, la proposta del fotografo terlizzese Vito Lauciello, classe '93, che ci ha raccontato «io esporrò un'opera che si denomina "Portrait of psyche". Opera che è già stata in mostra sempre con la stessa organizzazione a Parigi e Milano. Si tratta di una rivisitazione in un'ottica del tutto personale, del personaggio mitologico "psyche" tratta dal mito "Amore e psyche" di Apuleio - sono state le parole dell'artista, in una vetrina di caratura internazionale non di poco conto - ho sempre ritenuto che la fotografia costituisca un linguaggio capace di facilitare una comunicazione immediata», è stata la sua chiusura. Ed in questa mostra verrà fuori proprio il mezzo espressivo primario che la fotografia rappresenta per esplorare la contemporaneità e tradurla secondo la propria ricerca estetica in perenne mutamento.
Un'opportunità dunque anche per Terlizzi, di essere "vicina" all'arte, saperla apprezzare e gratificare anche al di fuori delle nostre mura.