Istituto Agrario "de Gemmis": Il sindaco Gemmato scrive alla Città Metropolitana di Bari

Una missiva con la quale Gemmato chiede il rifacimento delle serre didattiche presso l’istituto Agrario

martedì 14 maggio 2019
A cura di Cosma Cacciapaglia
Le strutture precarie, vetri rotti, coperture divelte, vetri penzolanti, la situazione all'interno delle serre della Istituto Agrario "De Gemmis", versano in condizioni proibitive per la sicurezza dei fruitori. A denunciare la situazione nel mese di gennaio, la consigliera comunale Mariangela Galliani che rese pubbliche alcune immagini scattate dai genitori durante l'Open Day presso l'istituto. Il 4 febbraio un sopralluogo congiunto tenuto tra Comune di Terlizzi, Città Metropolitana e la stessa dirigenza scolastica, con l'impegno della Città Metropolitana di ammodernare le serre obsolete e pericolanti all'interno.

In questi giorni il sindaco Ninni Gemmato ha inviato una lettera alla Città Metropolitana di Bari con cui chiede il rifacimento delle serre didattiche presso l'istituto di Terlizzi. La missiva segue il sopralluogo che lo scorso 4 febbraio si tenne presso il plesso scolastico di via Mariotto alla presenza del primo cittadino, della dirigente scolastica, Giovanna Palmulli, e dei rappresentanti dell'Ente guidato da Antonio Decaro.

In quell'occasione, ricorda il primo cittadino, «si convenne sulla necessità improcrastinabile di programmare interventi di rifacimento delle serre didattiche. Ad oggi, per quanto consta, tali opere non risultano inserite nel piano triennale delle opere pubbliche della Città Metropolitana, diversamente da quanto ci si attendeva. È del tutto evidente - aggiunge il sindaco Gemmato - che il permanere di tale circostanza rischia di compromettere gravemente la funzionalità della scuola, precludendo di fatto il regolare svolgimento di attività didattiche e laboratoriali estremamente peculiari. Ne deriverebbe, inoltre, un grave danno d'immagine per l'istituto Agrario ancora oggi considerato realtà formativa strategica per un territorio votato all'agricoltura e al florovivaismo».