Infopoint Terlizzi in Pinacoteca? FeArt risponde alla Pro Loco

Una nota per chiarire la posizione della società che gestisce con competenza da anni il Museo Diocesano di Molfetta

giovedì 5 ottobre 2023
A cura di La redazione
Di seguito pubblichiamo una nota della società cooperativa FeArt, che da anni gestisce il Museo Diocesano e si occupa di promozione del territorio attraverso la cultura.
Aveva colpito i soci la proposta della locale Pro Loco Unpli di candidare la Pinacoteca "de Napoli" a luogo dove far nascere il nuovo Infopoint cittadino (qui l'articolo) .

«In riferimento alla notizia per cui si vorrebbe istituire un Info-Point all'interno della Pinacoteca Michele de Napoli, non possiamo non schierarci in difesa di uno dei beni più importanti della città di Terlizzi.
Una Pinacoteca unica nel suo genere, dato il patrimonio storico e artistico – comprendente oltre 1000 tra disegni, opere finite, studi preparatori – inserita all'interno dell'Associazione Nazionale Case della Memoria, tra le prime in Puglia a farne parte.
Nata dal lascito testamentario dell'artista Michele de Napoli, uno degli artisti pugliesi più famosi della prima metà dell'800 il quale, con testamento del 1890, due anni prima della morte, legò i suoi beni alla città di Terlizzi lasciando l'intero Palazzo di famiglia, sito in Corso Dante il quale "cessando dal servire di abitazione venga dalla morte in poi destinato a conservare gli oggetti d'arte, gli scritti, le corrispondenze e quanto rimane della mia attività come elemento di storia agli studiosi delle cose nostre".
Evidente ed imprescindibile è il pensiero dell'artista, che fu anche politico, sindaco della città e promotore dell'attività culturale: donare un bene di così alto valore per farne un museo e un luogo di studio, che servisse a valorizzare il patrimonio storico-culturale-artistico ivi contenuto, ma che soprattutto lo conservasse e lo custodisse. Negli anni, dall'ufficiale inaugurazione della Pinacoteca avvenuta nel 2009, e poi con la mostra permanente ubicata nelle sale del primo piano, il museo è stato eletto a luogo per iniziative culturali quali mostre temporanee, convegni, momenti di studio e approfondimento, #visite guidate e #laboratori didattici, avvicinando gli adulti quanto i bambini, le famiglie, i giovani desiderosi di conoscenza.
La Pinacoteca deve mantenere e tornare con maggior slancio alla sua missione principale, quello di museo, con l'impegno corale di amministratori e soggetti qualificati per promuoverne l'immagine sul territorio prima regionale e poi nazionale, favorirne la più pura fruizione, valorizzarne le opere e soprattutto perseguire l'adeguamento dei servizi museali ai più elevati standard che non si possono più ignorare se non si vuole restare indietro. Standard all'interno dei quali non può rientrare l'apertura di un Info-Point, che invece meriterebbe una sede a parte, in un luogo ancora più centrale, che unisca tutti i monumenti e che non usi la Pinacoteca per altri scopi. Info-Point, peraltro, per la cui istituzione può essere richiesto nulla osta alla Sezione Turismo della Regione Puglia tramite l'Agenzia Pugliapromozione solo su volere e istanza del Comune e non di altri, affidandone la gestione a soggetti qualificati, meglio se con affidamenti ad evidenza pubblica.
La Pinacoteca de Napoli quale museo risulta il luogo meno adatto ad una tale iniziativa ed i suoi spazi non meritano di essere lottizzati – nel rispetto del pensiero dell'artista che l'ha voluta – così come ogni ambiente del "palazzo di famiglia" dell'illustre pittore che, all'interno di un'ampia e sistematica visione museale, svolge una funzione ben definita che andrebbe ulteriormente valorizzata e non snaturata.
Ci sono luoghi del cuore che non possono essere lasciati alla mercé di chiunque».


Società Cooperativa FeArt