Impianto biogas Sorgenia: Legambiente Terlizzi chiede un percorso maggiormente partecipato

Nell'area insistono vincoli che non possono essere ignorati

lunedì 1 marzo 2021
Di seguito vi riportiamo la nota di Legambiente Terlizzi sulla possibilità di installare nell'agro un impianto di biogas voluto da Sorgenia. Una posizione non pregiudiziale nei confronti del tipo di impianto, ma che mette al centro del dibattito, alla vigilia della Conferenza di servizi in Regione Puglia, l'importanza dell'area sottoposta a vincoli paesaggistici. Al fianco di Legambiente si sono schierati nelle scorse ore anche il Partito Democratico, Città Civile e la Consigliera comunale Mariangela Galliani.


«Dopo un anno dal rigetto da parte del Comune della PAS presentata da Sorgenia, per motivi prevalentemente di carattere procedurale e urbanistico, la Sorgenia prova nuovamente a realizzare l'impianto di digestione anaerobica di sansa e altri scarti di origine vegetale e animale, attraverso l'autorizzazione unica regionale.
La procedura utilizzata questa volta è quella corretta, ma una procedura non può di certo mutare l'interesse paesaggistico, archeologico e ambientale del sito scelto per la costruzione dell'impianto, né può cancellare il vincolo archeologico dell'area apposto dal PRG e dal Piano Comunale dei Tratturi.
Abbiamo appreso incidentalmente e solamente tre giorni fa della richiesta di autorizzazione regionale, presentata da Sorgenia Bio Power a giugno dell'anno scorso, e della indizione della Conferenza di Servizi finalizzata al rilascio dell'autorizzazione per martedì 2 marzo prossimo.
Che fine ha fatto la più volte sbandierata condivisione del progetto con la città?
Abbiamo, quindi, scritto tempestivamente alla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la provincia di Bari, e per conoscenza al Comune di Terlizzi e al Servizio regionale competente al rilascio dell'autorizzazione, rappresentando i motivi che hanno portato al rigetto della PAS ed esponendo alcuni aspetti di carattere urbanistico e archeologico che rendono inadeguato il sito scelto.
Abbiamo sottolineato come il sito ricada in area annessa al bene archeologico Tratturello Via Traiana per la quale le Norme Tecniche del PRG vietano categoricamente nuovi insediamenti residenziali e produttivi o che compromettono la morfologia e i caratteri del suolo; abbiamo evidenziato come gli impianti a biomasse vadano prioritariamente realizzati in siti industriali esistenti e che l'ubicazione in zona agricola non è automatica, ma devono essere valutati e bilanciati opportunamente gli interessi pubblici, e che è imprescindibile tenere conto della tutela della biodiversità, del patrimonio culturale e del paesaggio rurale.
Dal punto di vista prettamente archeologico abbiamo poi evidenziato come nella relazione archeologica di progetto siano stati ignorati studi e ricognizioni più recenti che hanno interessato il territorio terlizzese, rinvenibili da pubblicazioni scientifiche. Insomma, la relazione archeologica non tiene conto di una visione globale, complessiva e più ampia del territorio considerato e che rendono l'area di estremo interesse paesaggistico-culturale.
Ci chiediamo: se l'impianto è davvero utile per la città, perché nasconderlo all'opinione pubblica?

IL COMMENTO DI MICHELANGELO GUASTAMACCHIA

«Legambiente è favorevole al biogas per il contributo che la produzione di biogas può dare all'uscita dal fossile e perché rappresenta una grande opportunità per l'agricoltura e l'ambiente, ma tali impianti non devono in alcun modo alterare e compromettere i caratteri paesaggistici, ambientali e culturali del territorio, cosa che invece comporterebbe l'impianto proposto da Sorgenia Bio Power - il commento di Michelangelo Guastamacchia, presidente del Circolo Legambiente di Terlizzi "Amici di Vito e Clara".
«La Soprintendenza è sempre molto attenta e professionale, confidiamo che in sede di Conferenza di Servizi possa evidenziare al proponente ed al Comune di Terlizzi l'inidoneità del sito individuato. Terremo alta l'attenzione perché venga sempre e prioritariamente assicurata la tutela della salute e del paesaggio, come sancito dalla nostra Carta Costituzionale», conclude Guastamacchia.