Il MoVimento 5 Stelle presenta una mozione di sfiducia al Presidente Emiliano

Oggi il documento sarà sottoposto all'esame degli altri Consiglieri

martedì 11 giugno 2019 06.00
I Consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle Rosa Barone, Gianluca Bozzetti, Cristian Casili, Mario Conca, Grazia Di Bari, Marco Galante, Antonella Laricchia e Antonio Trevisi presenteranno oggi la mozione di sfiducia al presidente della Giunta, Michele Emiliano.

«Per poterla discutere - spiegano - sono necessarie undici firme, ovvero un quinto dei componenti del Consiglio regionale, che auspichiamo arrivino sia dalla maggioranza che dall'opposizione. Ieri i Consiglieri Amati, Blasi, Cera, Liviano, Mennea e Pentassuglia (centrodestra, ndr) hanno aspramente criticato il modo di fare del Governatore, da cui hanno preso le distanze, parlando di senso di responsabilità.

Dimostrino di averlo quel senso di responsabilità e smettano di votare i provvedimenti di una Giunta di cui non condividono più niente come dimostrano la mozione di sfiducia all'Assessore Leo Di Gioia e la richiesta di un passo indietro all'assessore Ruggeri. Dimostrino di avere davvero a cuore il futuro della Puglia e stacchino la spina a questo Governo Regionale».

Liste d'attesa infinite, agricoltori allo stremo a causa dello stato di avanzamento del PSR notevolmente in ritardo rispetto alle altre Regioni e all'avanzare della Xylella, mancata chiusura del ciclo dei rifiuti, posizione ondivaga sull'autonomia differenziata. Sono alcune delle motivazioni su cui si basa la mozione.

«Purtroppo - continuano i pentastellati - questi sono solo una minima parte dei disastri causati dalla Giunta Emiliano in questi anni di legislatura. Siamo contenti che finalmente anche i consiglieri di maggioranza si siano accorti di questo scempio, tanto da usare i nostri stessi temi nel manifesto per l'istituzione della loro associazione culturale.

Per questo li invitiamo, assieme a tutti i consiglieri regionali che hanno a cuore le sorti di questa Regione, a passare dalle parole ai fatti. Solo così - concludono - il Consiglio regionale potrà davvero prendere le distanze da un modus operandi autarchico di Emiliano e lanciare un segnale di coerenza e vicinanza ai cittadini pugliesi».