Il liceo Classico "C. Sylos" è salvo: la prima classe si forma

La burocrazia cede il posto alla cultura classica

lunedì 5 settembre 2016 14.03
A cura di Carmela Rubini
«È notizia recente che anche quest'anno si formerà a Terlizzi la prima classe del Liceo Classico, nonostante il numero "sotto soglia" di iscrizioni": il sindaco Ninni Gemmato ha pubblicamente reso nota la notizia sulla sua pagina facebook. Durante i mesi estivi, infatti, i professori, assieme all'ex Preside dell'istituto Michele de Palma e ad alcuni ex alunni, si sono spesi per una nobile causa: fare in modo che a Terlizzi non fosse strappato uno storico istituto, fucina di talentuosi ragazzi portati per lo studio delle materie umanistiche, quale il Liceo Classico C. Sylos.

Tra i primi ad accogliere la sfida il sindaco, anche lui ex alunno della scuola, che sulla sua bacheca ha espresso particolare gratitudine a Anna Cammalleri, direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale, e a Vito Lacoppola, consigliere delegato alle Politiche Scolastiche della Città Metropolitana di Bari, oltre che alla dirigenza scolastica, al Consiglio d'Istituto, al personale docente e ai cittadini, genitori e non, attivi. "Grazie a tutti potrà continuare una tradizione pluridecennale di Terlizzi, quella del Liceo Classico che, negli anni, ha formato generazioni intere di professionisti e cittadini esemplari, con eccellenze che si sono distinte (e si stanno distinguendo) in ambito nazionale».

Già nei giorni scorsi, al rincorrersi della notizia che la prima classe fosse salva, Michele Grassi si era congratulato per il risultato raggiunto. «L'unificazione nel cosiddetto polo liceale fa scomparire il liceo classico, anche perché ha meno alunni dell'ex magistrale. Tanto è che, come per l'istituto agrario, si è arrivati all'ultimo secondo a parare i colpi della burocrazia, della spending review, della centralizzazione», ci aveva detto. Ma questa volta, a quanto pare, l'impegno e la dedizione di chi quella scuola l'ha vissuta e la vive in prima persona ha vinto sulla burocrazia.

«Vedremo di migliorare le nostre tecniche comunicative, che però possono esercitarsi solo guadagnando visibilità», ci ha detto il professor Alberto Altamura, approfittando della nostra breve chiacchierata per ricordare che mercoledi 7 settembre dalle ore 19 la pinacoteca de Napoli aprirà le porte ai ragazzi della prima classe appena formatasi ed ai loro genitori per la mostra "Pain-things" di Mimmo Sforza, con i quali i giovani alunni potranno dialogare nell'arco della serata: un evento organizzato dall'Associazione Nostos della quale lo stesso Michele de Palma é presidente.