Giovedì Santo a Terlizzi: torna il rituale della visita ai Repositori

Li chiamano volgarmente "sepolcri", ma si tratta di un grave errore

giovedì 14 aprile 2022 16.11
A cura di Gianluca Battista
Questa sera, Giovedì Santo, i fedeli terlizzesi si ritroveranno nelle parrocchie della città per seguire la Missa in Coena Domini, la commemorazione dell'ultima cena e delle ultime ore di Gesù Cristo e poi per fermarsi in contemplazione davanti agli Altari della Reposizione, allestiti generalmente sulle navate laterali.

Altari della Reposizione, appunto, non "sepolcri" come volgarmente venivano definiti sino a qualche anno fa e ancora oggi. Si tratta del luogo in cui, nella liturgia cattolica, viene riposta e conservata l'Eucarestia al termine della messa vespertina del Giovedì Santo. Non occorre visitarne tanti, addirittura in numero dispari secondo usanze che poco hanno a che fare con il cristianesimo.

Si tratterà, anche questa sera, di una buona opportunità per una riflessione approfondita sulla Passione di Cristo. Molte parrocchie hanno organizzato, dopo la fine della messa, una veglia o l'adorazione eucaristica, momento importante nel Triduo Pasquale che inizierà questa sera.

In centinaia stasera si sposteranno da una chiesa all'altra, ma è fondamentale ricordare in primis che il clero cittadino suggerisce di fermarsi in preghiera davanti ad un solo repositorio (non è affatto un sepolcro) ed in secondo luogo che, visto il periodo ancora pandemico, è consigliabile evitare assembramenti ed indossare mascherine FFP2.

Il ritorno ai riti della Settimana Santa segna inevitabilmente un momento di passaggio per l'intera comunità locale, che proprio durante il periodo pasquale di due anni fa sperimentava una reclusione forzata amarissima, condita da tanto dolore.