A Terlizzi quartieri al buio, parla l'assessore Tesoro

"Questi disagi di certo non emergono da mancati pagamenti o altro genere di responsabilità imputabili all'amministrazione"

giovedì 5 marzo 2015 7.48
A cura di Carmela Rubini
Sono troppi i black-out che a Terlizzi colpiscono interi quartieri. I casi si ripetono con una serialità che preoccupa i cittadini, tanto più che le strade al buio possono diventare in un "invito" compiere atti vandalici.

Gli ultimi casi di quartieri che, nelle ore serali, sono rimasti sforniti di corrente elettrica riguardano l'area di via Gorizia e di alcune zone adiacenti, come via Leopardi, via Foscolo, via de Bernardi: zone non centrali e già di per sé poco illuminate, facilmente sottoposte ad opere di imbrattamento e vandalismo in genere.

«Al di là degli aspetti tecnici» spiega a TerlizziViva Francesco Tesoro, vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, Urbanistica e Manutenzioni, «voglio nella maniera più assoluta smentire le voci che addebitano il motivo di questi disagi a mancati pagamenti o a responsabilità di altra natura imputabile all'Amministrazione. C'è da evidenziare, infatti, che spesso la causa di tali disservizi va ricercata nella obsolescenza degli impianti ex Enel, sui quali faticosamente si stanno effettuando interventi di manutenzione straordinaria.» Tesoro poi sottolinea gli interventi sulle linee elettriche dei quartieri che rimangono al buio effettuati sempre tempestivamente dalla società Somprogest.

Il sindaco Ninni Gemmato recentemente ha assicurato che «l' interesse alla pubblica incolumità e il miglioramento della sicurezza vanno ricercati nelle piccole cose: nel caso dell'illuminazione, provvederemo a una revisione che partendo dal centro del paese si estenda anche alle zone periferiche, magari prendendo in considerazione anche la densità abitativa di alcune zone rispetto ad altre per garantire in maniera efficiente la pubblica sicurezza.»

Dall'Amministrazione comunale un appello rivolto ai cittadini affinché segnalino i problemi non solo sui social network ma anche presso gli uffici comunali (la polizia municipale e l'ufficio manutenzioni) per mettere in condizione chi di dovere di intervenire efficacemente.