Edilizia residenziale pubblica, Terlizzi buca ancora l'appuntamento

Volpe, Sigrisi e Lusito attaccano l'Amministrazione comunale

martedì 4 gennaio 2022 10.43
A cura di Gianluca Battista
«Dalla Regione Puglia 112 milioni di euro per la riqualificazione degli alloggi di Edilizia residenziale pubblica: il Comune di Terlizzi non partecipa neanche al bando!».

È dura la posizione dei consiglieri comunali di opposizione Giuseppe Volpe, Giampaolo Sigrisi e Roberto Lusito, che puntano il dito contro l'assenza di programmazione amministrativa.

«Per l'ennesima volta - continua una nota apparsa nelle scorse ore sui social - l'amministrazione Gemmato perde un'occasione per migliorare il patrimonio pubblico della nostra città e venire incontro alle esigenze abitative delle tante famiglie in difficoltà. Sindaco e assessore ai lavori pubblici, persi tra slitte e luci natalizie, dimenticano di presentare la domanda al programma di riqualificazione che assegna fino al 2026 risorse per intervenire sul patrimonio di edilizia residenziale pubblica di proprietà delle Regioni e Province autonome, dei Comuni e degli Ex Istituti Autonomi per le Case Popolari con l'obiettivo di migliorarne l'efficienza energetica e la sicurezza sismica, nonché la riqualificazione degli immobili e degli spazi pubblici di pertinenza degli immobili», è l'attacco rivolto a Gemmato e Tesoro.

Altrove, anche in comuni limitrofi quali Corato, Ruvo di Puglia e Molfetta è andata parte di quei fondi importanti per dare una prospettiva differente a diverse famiglie.

«Si può ignorare un bando così importante? O si tratta piuttosto di assenza di competenze? - si chiedono i tre rappresentati delle opposizioni - Per noi questo è inammissibile soprattutto per le condizioni di scarsa manutenzione e deterioramento in cui versano gli spazi comuni degli edifici di edilizia residenziale della città di Terlizzi. Complimenti alle amministrazioni dei comuni limitrofi (Ruvo, Corato, Molfetta) che ancora una volta non si sono lasciati sfuggire questa grande opportunità. A Terlizzi invece, è ancora notte fonda», è la loro eloquente conclusione.