Ecco come nasce la "Quartecèdde"

Viaggio in una tradizione tutta terlizzese

lunedì 2 novembre 2015 6.28
A cura di Carmela Rubini
2 Novembre: il giorno della commemorazione dei defunti a Terlizzi la tradizione vuole che i panifici del paese sfornino dalle prime ore dell'alba la quartècedde. Un quarto di pane del peso complessivo di mezzo chilo e con impasto uguale al quello di tutti i giorni: la storia vuole che, per la sua forma e per il suo ripieno (nella versione originale tonno, acciughe e ricotta forte), esso ricordi proprio la peocedura dell'incalcinata del defunto che avveniva nel conditorio. Terlizziviva.it ha rivolto poche e semplici domande ai titolari dei panifici del paese circa questa usanza tramandata di padre in figlio ormai da secoli: tra i pochi propensi a collaborare con le nostre videocamere, il panificio di Molfetta e Bontà Nostrane. Rispettivamente, Vito e Mario hanno saputo spiegarci in maniera esauriemte come la tradizione vuole che ogni singola panetteria lavori nel giorno del 2 Novembre: dalla preparazione dell'impasto all'infornata. Argomento attuale anche quello della difficoltà per molti panifici della zona di adeguarsi a degli impasti speciali, per quanto riguarda questo prodotto e tutti gli altri farinacei, previsti per i celiaci e gli intolleranti al glutine.Una cosa è certa: la quartecedde, rivalutata nell'ultimo decennio, la fa da padrona nella giornatadi oggi. Addirittura forestieri provenienti da paesi limitrofi, presso i quali questa particolare specialità di pane non viene prodotto, si recano a Terlizzi in questa giornata per poterla assaggiare. Tonnellate di impasto e migliaia di pezzi venduti, vuote o ripiene secondo il gusto della tradizione o quello proprio soggettivo (purché non vengano utilizzati insaccati e carni, i quali non possono essere mangiati nel giorno della commemorazione dei defunti) rappresentano un grande impulso al commercio del settore e allo stesso tempo un grosso contributo affinché non si perda con il passare del tempo un elemento caratteristico quale questo, che rappresenta un pezzo fondamentale della storia del nostro paese. Riprese video e postproduzione di Roberta Rubini