Don Tonino Bello approda in Biblioteca, ventidue anni dopo la sua scomparsa
“Nella vita di don Tonino non c’è un prima e un poi: egli vive il Vangelo sine glossa e ama tutti sine modo”
mercoledì 25 febbraio 2015
7.32
Nella serata di domani 26 Febbraio, presso la biblioteca comunale di Terlizzi "Luigi Marinelli Giovene", alle ore 19.30, si terrà la presentazione del libro "Don Tonino Bello- La terra dei miei sogni: bagliori di luce degli scritti ugentini". Interverranno Don Francesco Savino, Presidente della Fondazione Opera Santi Medici e Valentino Losito, Presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Puglia. Presenti anche il Sindaco di Terlizzi, Ninni Gemmato, e l'Assessora alla Cultura, Marina Cagnetta.
E' proprio il titolo di questa antologia, a cura di Mons. Vito Angiuli, Vescovo della diocesi di Ugento e S. Maria di Leuca, e dell'autore Renato Brucoli, presente anch'egli all' incontro, a lasciare intendere di cosa tratta questa raccolta: scritti del vescovo salentino composti all' incirca fra il 1954, quindi antecedenti al suo episcopato nella nostra diocesi, ed il 1982. Pagine che tra raccolte di foto e poesie, pagine di diario e lettere, racconti in prima e terza persona richiamano, come in un vero e proprio giornale di bordo, i principali insegnamenti alla fede, all' umiltà e all' amore che questo personaggio ha lasciato nei cuori di chi l'ha conosciuto, anche solo per vie traverse. "In fondo la terra dei suoi sogni ci appartiene. E' anche la nostra. I suoi sogni ci riguardano. Sono i nostri o almeno possono diventarlo. L'uomo non può smettere di sognare. Il sogno è il nutrimento dell'anima, come il cibo lo è per il corpo."
La cittadinanza tutta è invitata a partecipare, nella memoria e nel ricordo di una figura che ormai consideriamo nostra da più di ventidue anni.
E' proprio il titolo di questa antologia, a cura di Mons. Vito Angiuli, Vescovo della diocesi di Ugento e S. Maria di Leuca, e dell'autore Renato Brucoli, presente anch'egli all' incontro, a lasciare intendere di cosa tratta questa raccolta: scritti del vescovo salentino composti all' incirca fra il 1954, quindi antecedenti al suo episcopato nella nostra diocesi, ed il 1982. Pagine che tra raccolte di foto e poesie, pagine di diario e lettere, racconti in prima e terza persona richiamano, come in un vero e proprio giornale di bordo, i principali insegnamenti alla fede, all' umiltà e all' amore che questo personaggio ha lasciato nei cuori di chi l'ha conosciuto, anche solo per vie traverse. "In fondo la terra dei suoi sogni ci appartiene. E' anche la nostra. I suoi sogni ci riguardano. Sono i nostri o almeno possono diventarlo. L'uomo non può smettere di sognare. Il sogno è il nutrimento dell'anima, come il cibo lo è per il corpo."
La cittadinanza tutta è invitata a partecipare, nella memoria e nel ricordo di una figura che ormai consideriamo nostra da più di ventidue anni.