«Da Gemmato scelte "urgenti" solo per tenere a bada una maggioranza traballante»

Un documento dell'opposizione avanza dubbi sui recenti provvedimenti della maggioranza

domenica 28 dicembre 2014 7.24
«Un consiglio comunale convocato d'urgenza alle 7.30 della vigilia di Natale e una commissione consiliare urbanistica convocata un quarto d'ora prima, alle 7.15, con i dipendenti comunali costretti a turni di straordinario per garantire il funzionamento degli uffici. Perché? Cosa c'era di così urgente da approvare?» Sono queste le domande che si pongono i consiglieri comunali di opposizione Michele Berardi, Michele Cagnetta, Marisa Chiapparino, Vincenzo di Tria, Gaetano Malerba, Aldo Sigrisi che in un documento esprimono il proprio dissenso rispetto alle ultime scelte dell'amministrazione Gemmato. Per i consiglieri comunali già autosospesi per il mancato accesso ad alcuni importanti documenti comunali, nelle ultime scelte dell'amministrazione comunale «non c'è assolutamente nulla di urgente, forse solo l'ennesima delibera da approvare per accontentare un consigliere e tenere in piedi una maggioranza risicata e traballante.»

«È già accaduto – spiegano in un documento inviato alla stampa - con la delibera di "sanatoria" in zona artigianale, quando il sindaco ha richiesto la convocazione d'urgenza del consiglio comunale per poi non partecipare ai lavori perché incompatibile, e con lui gran parte della sua maggioranza, e l'operazione sfumò miseramente. Questa volta dalla lettura dell'ordine del giorno del consiglio comunale sorge il dubbio che la fretta del sindaco fosse quella di fare un "regalo di Natale" ad un consigliere, facendo approvare dal consiglio un provvedimento che sblocca la vendita delle case in 167. Era veramente una urgenza? E per chi? Per l'intera cittadinanza che deve farsi carico dei maggiori costi di questi consigli comunali, o per i pochi cittadini proprietari e le agenzie immobiliari che ne curano gli interessi?»
Insomma, l'opposizione sostiene che le parole "urgenza" ed "emergenza" «sono diventate il paravento per le operazioni più discutibili e disinvolte.» Anche per questo non ha partecipato alla discussione dei punti all'ordine del giorno del consiglio comunale, rinunciando al gettone di presenza. Intanto, vengono ribadite le motivazioni alla base dell'autosospensione dai lavori consigliari: «non parteciperemo fino a quando non verranno ripristinate le condizioni di trasparenza ed integrità nelle procedure amministrative del Comune di Terlizzi, oggi fortemente pregiudicate dalla gestione Gemmato.»