Da Brescia a Molfetta violando le norme anti Coronavirus, denunciati

Sono sette operai originari di Molfetta e Terlizzi: due sono stati fermati dalla Polizia Locale, gli altri cinque dai Carabinieri

martedì 24 marzo 2020 20.13
Violazione dell'articolo 1 del decreto dell'11 marzo 2020 e dell'ordinanza del 22 marzo emessa dai Ministeri della Salute e dell'Interno: sono questi i reati imputati a sette operai, sei originari di Molfetta e uno di Terlizzi, denunciati dalla Polizia Locale in collaborazione con i Carabinieri.

La contestazione è quella di essersi spostati dal Comune in cui si trovavano, Brescia, in violazione del decreto del governo sull'emergenza Coronavirus che vieta gli spostamenti tra città. «È stato un intervento importante svolto dalla Polizia Locale che - rimarca l'assessore al ramo Antonio Ancona - oltre al pattugliamento in città sta operando attivamente con il sistema di videosorveglianza che sta dimostrando la sua utilità. I controlli saranno potenziati nelle prossime ore».

Fondamentali sono state le telecamere comunali, costantemente monitorate dalla Polizia locale. In particolare, ad insospettire gli agenti, che hanno effettuato le indagini del caso, è stata la presenza lungo via Terlizzi, verso via Falcone, di due uomini che con borsoni, trolley e mascherine sul volto, percorrevano a piedi i pochi chilometri dal casello autostradale alla città. I due sono stati immediatamente intercettati, bloccati e denunciati in stato di libertà.

Le successive indagini hanno consentito di identificare gli altri cinque colleghi (quattro originari di Molfetta e uno di Terlizzi) che viaggiavano con loro, rintracciati invece dai Carabinieri. Tutti avevano viaggiato nello stesso mezzo: oltre alla denuncia, a tutti è stato ricordato l'obbligo di auto-isolamento per 14 giorni.