Crollo Barletta, 3 anni e mezzo di reclusione per Francesco Gianferrini

All'epoca dei fatti era dirigente a scavalco dell'ufficio tecnico di Barletta

mercoledì 16 dicembre 2015 12.00
C'è anche il nome di Francesco Gianferrini tra i quindici condannati in primo grado per il crollo della della palazzina di Barletta che quattro anni fa causò la morte di cinque persone. Gianfferrini, attualmente è dirigente dell'ufficio tecnico del Comune di Terlizzi. All'epoca dei fatti ricopriva la stessa funzione (a scavalco) presso l'ente barlettano: per lui la pena comminata dal Tribunale di Trani è di 3 anni e sei mesi di reclusione, 5 mesi e 15 giorni d'arresto e a 35mila euro di ammenda.

Gianferrini paga il fatto di aver dato il via libera ai lavori di ristrutturazione presso una struttura adiacente, lavori ritenuti causa del cedimento strutturale della palazzina. il 30 settembre 2011 al dirigente giunse la segnalazione di un pericolo di cedimento di quella stessa palazzina, ma Gianferrini si trovava al Consiglio Comunale di Terlizzi (dove è dirigente effettivo). A seguito della segnalazione l'edificio (poi effettivamente crollato) era stato ispezionato da un altro tecnico esperto del Comune di Barletta.

Condannati anche Cosimo Giannini, legale rappresentante dell'omonima Srl proprietaria del suolo adiacente la palazzina di Via Roma dove si stavano eseguendo lavori edili ritenuti causa del crollo a 4 anni e 9 mesi di reclusione, ad ulteriori 6 mesi d'arresto e a 35mila euro d'ammenda; Salvatore Chiarulli, legale rappresentante dell'impresa esecutrice dei lavori per la demolizione dell'edificio e la bonifica a 4 anni e 9 mesi di reclusione, a 2 mesi e 15 giorni d'arresto e all'ammenda di 35mila euro; i suoi fratelli-dipendenti Andrea e Giovanni Chiarulli a 4 anni e 7 mesi di reclusione; l'architetto Giovanni Paparella ritenuto direttore dei lavori dell'area Giannini a 5 anni e 6 mesi di reclusione, a 6 mesi d'arresto ed a 35mila euro d'ammenda; il dirigente a scavalco dell'Ufficio Tecnico Comunale di Barletta Francesco Gianferrini a 3 anni e 6 mesi di reclusione, a 5 mesi e 15 giorni d'arresto e a 35mila euro di ammenda; l'ingegnere comunale Rosario Palmitessa a 4 anni di reclusione; il geometra comunale Roberto Mariano a 2 anni di reclusione col beneficio della sospensione della pena; il vigile urbano addetto alla polizia edilizia Giovanni Andriolo a 3 anni e 6 mesi di reclusione, con interdizione di 5 anni dai pubblici uffici; l'ingegner Pietro Ceci a 5 anni di reclusione, a 6 mesi d'arresto ed a 35mila euro d'ammenda; il geometra Vincenzo Zagaria a 4 anni e 6 mesi di reclusione; il maresciallo di polizia municipale Alessandro Mancini a 4 mesi di reclusione col beneficio della sospensione; il funzionario comunale Valeria Valendino a 2 anni e 6 mesi di reclusione nonché a 4 mesi e 15 giorni d'arresto ed all'ammenda di 35mila euro; Antonio Sica, incaricato della sorveglianza del cantiere Giannini Srl a 1 anno e 10 mesi di reclusione col beneficio della sospensione. La Società Giannini è stata condannata alla sanzione pecuniaria di 480mila euro.

Secondo l'accusa sostenuta dal pubblico ministero Giuseppe Maralfa, evidentemente condivisa dal Tribunale, i lavori edili sul suolo Giannini non potevano ignorare la palazzina crollata di Via Roma e quella puntellata di Via De Leon perchè costituenti un unico corpo di fabbrica.


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