Coronavirus, le disposizioni del Vescovo per evitare il contagio

Acquasantiere vuote, non ci sarà lo scambio della Pace, evitate le condoglianze, sospese le attività di catechesi

giovedì 5 marzo 2020 13.47
Pubblichiamo comunicato del Vescovo della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, Monsignor Domenico Cornacchia (in foto) attinenti le misure di sicurezza in relazione all'espansione del contagio da Coronavirus, a cui dovranno attenersi sacerdoti, fedeli, operatori parrocchiali.

«Nel territorio della nostra Diocesi non si sono al momento registrati casi relativi a persone affette o contaminate da Covid-19. Tuttavia, alla luce del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, emanato in data 4 marzo 2020 e recanti "Misure per il contrasto e il contenimento sull'intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19", tenuto conto delle indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana e della Conferenza Episcopale Pugliese diffuse con Note odierne, dispongo che in tutte le chiese si osservino le seguenti misure precauzionali:
1- le acquasantiere restino vuote;
2- il gesto dello scambio di pace sia omesso;
3- la comunione sia distribuita sulla mano;
4- le attività formative e di catechesi siano sospese fino al 15 marzo p.v. e in attesa di nuove disposizioni;
6 - al termine di funerali, trigesimi e anniversari le condoglianze siano evitate;
7- al termine delle celebrazioni gli ambienti siano adeguatamente areati.


Come ribadisce la CEI nella predetta Nota, nelle aree non a rischio -come la Nostra Diocesi- sia salvaguardata la celebrazione della Santa Messa, sia feriale che festiva, così come gli appuntamenti di preghiera che caratterizzano il tempo della Quaresima.

Tali misure siano rese note, evitando di creare eccessivi allarmismi e precisando che si tratta di misure temporanee, finalizzate a salvaguardare il bene comune.
Al contempo, si esortino tutti i fedeli ad incrementare la preghiera per quanti sono stati colpiti da questa virulenta forma infettiva, per tutti gli operatori sanitari e per tutti coloro che hanno responsabilità scientifiche e politiche di tutela della salute pubblica».

Domenico Cornacchia, Vescovo