Scritte sui muri della "Don Pappagallo": quando i cittadini non rispettano i propri soldi e la propria storia

A due anni dalla ristrutturazione la facciata della scuola Pappagallo è già imbrattata con le bombolette spray

mercoledì 30 settembre 2015 14.39
A cura di Rossella Paduanelli
I cittadini, spesso giustamente, lamentano gli sprechi della pubblica amministrazione ma altrettanto spesso non hanno rispetto né dei propri soldi né della propria storia.
Siamo davanti al prospetto laterale della scuola don P. Pappagallo, lato via Nazario Sauro, i grandi alberi coprono parte della facciata ma non è difficile scorgere delle pacchiane scritte che spiccano sul fondo paglierino ridipinto meno di due anni fa. L'imbrunire e l'ombra degli alberi sono i principali complici dei vandali che, per appagare le proprie manie di protagonismo, hanno pensato di lasciare le proprie firme sul muro con delle bombolette spray.

La ristrutturazione della facciata esterna dell'intero edificio risale a meno di 2 anni fa con uno stanziamento di fondi pari a 555 mila euro (pitturazione e rifacimento di porzioni di intonaco, nonchè interventi di ripristino dei copriferro e impermeabilizzazione del lastrico solare). Lo sfregio, oltre a disprezzare i considerevoli sforzi economici di una comunità (date le dimensioni anche una semplice pitturazione comporta un esborso considerevole), disprezza la sua storia, se si pensa che quell'edifico può essere considerato un simbolo architettonico della città e scrigno di memoria storica di gran parte dei terlizzesi.
La struttura ad opera dell'ingegnere Amendolagine, infatti, risale al 1932 pertanto la maggior parte dei terlizzesi la ricorda lì sin dalla propria nascita.
Scuola Pappagallo