Città Civile, ruotano i Consiglieri. Daniela Zappatore lascia il posto a Vito d'Amato

L'annuncio nel Consiglio comunale di lunedì

mercoledì 5 giugno 2019 10.13
A cura di Gianluca Battista
La politica vista come un'opportunità per stare dalla parte dei cittadini e non come una carriera. Il movimento Città Civile non rinuncia alle sue regole e lo ha dimostrato anche nell'ultima seduta del Consiglio comunale di lunedì 3 giugno.

La Consigliera Daniela Zappatore ha annunciato le sue dimissioni (qui il video), frutto di quella rotazione che la lista civica si è imposta sin dalla sua fondazione. Nella massima assise cittadina entrerà dunque il coordinatore, Vito d'Amato.

Nel 2017 il candidato sindaco Pasquale Vitagliano aveva lasciato il posto alla Zappatore, poi sarà la volta di d'Amato, che dovrà cedere lo scranno a Francesco Paolo Barile.

«In un paese e in un'epoca in cui egoismi, disprezzo del bene comune, attaccamento a privilegi e ruoli di potere prevalgono, il Movimento Civico Città Civile con i suoi membri sta dimostrando di essere una felice anomalia - si legge in una nota -. Oggi (lunedì, ndr) Daniela Zappatore, che era subentrata dopo le dimissioni di Pasquale Vitagliano, si è dimessa a sua volta per dare seguito al mandato di assicurare la turnazione dei candidati più suffragati. Daniela ha dato prova di passione, generosità, abnegazione competenza.

È dunque diventata un punto di riferimento per il Movimento, ma anche per l'intera comunità terlizzese. Fuori del Consiglio - continuano da Città Civile - questo ruolo continuerà a svolgerlo con maggiore disponibilità di tempo ed energia, mettendosi alla guida del Movimento. Le subentra Vito D'amato che è stato fino ad oggi il coordinatore di Città Civile e saprà allo stesso modo incarnare lo spirito del Movimento.

Siamo orgogliosi di dimostrare con i fatti di non essere attaccati alle "poltrone"
- è la sottolineatura - e di interpretare la politica come servizio civico senza timore di fare retorica. Magari altri, non solo a Terlizzi, ma nell'Italia intera, fossero capaci di dimostrare altrettanto disinteresse personale e senso della comunità. No. Non siamo tutti uguali. È fatto giorno», è stata la chiosa che ha richiamato lo slogan delle amministrative del 2017.