Cambiano gli orari dei treni, la protesta degli studenti

Oltre otto ore fuori casa per orari non coincidenti con ingresso e uscita a scuola

domenica 15 ottobre 2017 7.47

Lunedì 16 ottobre entreranno in vigore i nuovi orari di Ferrotramviaria. Un cambio, spiega l'azienda, dettato dai tempi di percorrenza dei treni limitati dall'adeguamento in corso e non ancora del tutto completato della rete ferroviaria.
I disagi dei pendolari restano e forti. Si alza forte il coro di proteste da parte soprattutto degli studenti universitari e degli studenti delle scuole superiori di Andria, Corato, Ruvo che si dicono fortemente penalizzati dai nuovi orari.
Disagi peraltro già noti visto che un anno fa i continui ritardi e le soppressioni in serie dei convogli erano diventati la norma: «Quest'anno - fanno sapere dall'associazione "Io ci sono!" di Andria - anche in seguito alle persistenti condizioni di ulteriore ed aggravante disagio derivante dal servizio sostitutivo pullman, la questione si ripropone e diventa molto più seria».

«I nuovi orari di Ferrotramviaria, infatti, non tengono assolutamente e minimamente in considerazione i disagi provocati all'utenza più sensibile ed a quella più stressata da questi cambiamenti e dalle attuali condizioni di viaggio. I nuovi orari in vigore dal prossimo lunedì - affermano dall'associazione - sono stravolgenti in senso negativo e preoccupano anche le famiglie, che devono completamente rimodulare orari e gestione familiare».

«Nella fattispecie a manifestare con sdegno tale disagio sono le famiglie degli studenti del Liceo Artistico Statale Federico II Stupor Mundi i quali, ogni giorno, salgono sui pullman sostitutivi per raggiungere anche quella scuola ubicata nella città di Corato, frequentata da tantissimi allievi di provenienza dalle città di Andria e da quella di Barletta; le più penalizzate in tal senso ma interessa anche quanti dalle città di Ruvo e Corato si recano nella città di Andria per frequentare le scuole superiori cittadine».

«I nuovi orari risultano anche essere una beffa perché non concertati e risultanti completamente scollegati dalle reali esigenze dettate dagli orari di entrata e di uscita dalle scuole. Accade, infatti, che gli studenti, dal prossimo lunedì, saranno costretti a superare le 8 ore di permanenza fuori casa dovendo salire sui mezzi sostitutivi alle ore 7,10 di mattina per poi farvi rientro addirittura in pomeriggio inoltrato, senza considerare ritardi che pure sono frequenti proprio a causa del trasporto su gomma alternativo a quello su rotaia».