«Lavoratori comunali come in una dittatura: il sindaco toglie le garanzie di imparzialità nei procedimenti disciplinari»

La dura nota di Fratelli d'Italia Terlizzi e la posizione del consigliere comunale Francesco Barione

giovedì 13 novembre 2025
Riceviamo a pubblichiamo una nota inviataci dal Consigliere comunale Francesco Barione sulla delibera di giunta comunale che modifica il regolamento per i procedimenti disciplinari a carico dei dipendenti comunali. Di seguito il testo completo. Agli amministratori la possibilità di replicare nei medesimi spazi.

«Il sindaco di Terlizzi come il dittatore coreano Kim Jong-un: da oggi chi controlla i dipendenti del Comune di Terlizzi sarà lo stesso che potrà giudicarli e sanzionarli. La nuova norma approvata con delibera di giunta (la n. 204/2025) modifica il regolamento per i procedimenti disciplinari e stabilisce infatti che l'Ufficio per i Procedimenti Disciplinari non sarà più un organo collegiale, ma un'unica persona, il Segretario Generale, cioè lo stesso organo di vertice che affianca il Sindaco e che ha già il compito di vigilare e segnalare condotte illecite o potenzialmente corruttive.

Un atto grave che rischia di compromettere la serietà e l'imparzialità dell'Amministrazione Comunale. Quando il Segretario/RPCT segnala un fatto (o ne prende atto) e poi, come UPD monocratico, deve istruire e sanzionare, si configura infatti un potenziale conflitto tra il ruolo di "accusa/impulso" e quello di "giudizio", minando la necessaria terzietà per i lavoratori. Immaginate un vigile urbano (il controllore) che vi multa per eccesso di velocità. Se poi è lo stesso vigile, da solo, a dover decidere la vostra causa in tribunale (il Giudice), voi vi sentireste garantiti?

"Un organo collegiale, formato da più persone, offriva ai lavoratori una garanzia di confronto, valutazione collettiva e maggiore equilibrio della decisione", spiega Barione. "Togliere questa garanzia significa venir meno prima di tutto a una norma di buon senso. Ma c'è di più: l'ANAC (Autorità Nazionale Anti-Corruzione), l'organo che detta le linee guida sulla trasparenza in Italia, raccomanda in modo chiaro di evitare questa unione di ruoli. L'ANAC parla apertamente di 'conflitto di interessi "tra chi segnala e chi sanziona, specialmente quando la decisione finale è lasciata auna sola persona". Questa mossa della Giunta, inoltre, è una scelta che espone il Comune a cause legali certe e mette a rischio i diritti dei lavoratori".

Il Consigliere di opposizione Francesco Barione chiede che l'atto venga annullato immediatamente per ripristinare la legalità sostanziale :"La Giunta deve fare un passo indietro subito. Non si può sacrificare l'imparzialità per un'ingiustificata fretta o per la comodità del vertice amministrativo. Chiediamo il ritiro immediato della Delibera e l'istituzione di un Ufficio Disciplinare neutrale, magari formato da più persone (collegiale) o scelto al di fuori del nostro Comune, come dovrebbe essere per legge. I dipendenti e la città meritano garanzie, non giochi di potere».