Ancora brutte «cartoline» dalle campagne di Terlizzi / FOTO
Puliamo Terlizzi continua a segnalare casi di rifiuti abbandonati
lunedì 23 gennaio 2017
Ancora brutte "cartoline" dalla campagne terlizzesi. L'associazione Puliamo Terlizzi continua a segnalare casi di abbandono di rifiuti irregolare nell'agro della città. A pochi metri dalla provinciale 107 che conduce a Giovinazzo, oppure lungo la strada comunale Verdone, la prima traversa a sinistra lungo la provinciale per Ruvo, le scene sono sempre le stesse: cumuli di sacchetti abbandonati, resti di rifiuti dati alle fiamme, materiale di risulta proveniente da lavorazioni edili, avanzi di qualche festa fatta in campagna, condotte in amianto.
«Alle autorità locali rivolgiamo l'ennesimo disperato appello affinché si facciano carico della disastrosa situazione e adottino adeguate contromisure, sia a monte che a valle del problema» è l'appello lanciato da Puliamo Terlizzi. «Come associazione abbiamo proposto molti provvedimenti, preghiamo di valutarne l'immediata adozione prima che la quantità di rifiuti sversati sul territorio ne cambi per sempre la natura trasformando le campagne in una discarica diffusa e permanente».
Comprensibile l'indignazione degli ambientalisti impegnati in prima linea, così come dei cittadini. Resta però l'interrogativo centrale: posto che sarebbe impossibile monitorare con la video sorveglianza o con il pattugliamento tutte le strade e le contrade del vastissimo agro terlizzese, come altro si può prevenire questo fenomeno di inciviltà?
«Alle autorità locali rivolgiamo l'ennesimo disperato appello affinché si facciano carico della disastrosa situazione e adottino adeguate contromisure, sia a monte che a valle del problema» è l'appello lanciato da Puliamo Terlizzi. «Come associazione abbiamo proposto molti provvedimenti, preghiamo di valutarne l'immediata adozione prima che la quantità di rifiuti sversati sul territorio ne cambi per sempre la natura trasformando le campagne in una discarica diffusa e permanente».
Comprensibile l'indignazione degli ambientalisti impegnati in prima linea, così come dei cittadini. Resta però l'interrogativo centrale: posto che sarebbe impossibile monitorare con la video sorveglianza o con il pattugliamento tutte le strade e le contrade del vastissimo agro terlizzese, come altro si può prevenire questo fenomeno di inciviltà?