Abbandono rifiuti, un piano straordinario da 6,5 milioni di euro nell'area metropolitana
Anche Terlizzi all'incontro col sindaco metropolitano Vito Leccese
Il tema è stato al centro dell'incontro promosso, ieri mattina, martedì 26 agosto, dal sindaco metropolitano Vito Leccese con i 41 comuni del territorio per condividere e confrontarsi sull'attuazione degli interventi che, già nelle prossime settimane, entreranno nella fase operativa.
Accogliendo le proposte di alcuni amministratori, il sindaco metropolitano ha anche annunciato che chiederà alla Regione Puglia la dichiarazione dello stato di emergenza per l'abbandono dei rifiuti e i roghi tossici al di fuori dei centri abitati affinché la gravità del fenomeno venga affrontata con strumenti straordinari.«Esiste un fenomeno, il turismo dei rifiuti, che non ha niente a che vedere con l'attrattività del nostro territorio, anzi che purtroppo agisce in danno ai nostri territori, sia dal punto di vista ambientale sia da quello economico – ha dichiarato Leccese - Questo turismo è praticato nella stragrande maggioranza dei casi da cittadini che nella Città metropolitana di Bari sono nati, cresciuti e che oggi ci vivono. Infatti, oltre il 56 per cento delle sanzioni elevate ai danni di chi ha abbandonato rifiuti lungo le strade metropolitane o nelle contrade delle nostre campagne era residente in uno dei Comuni metropolitani, nelle vicinanze del luogo dell'abbandono.
L'incontro di oggi, con tutti i sindaci e i responsabili del servizio igiene e delle polizie locali dell'area metropolitana, serve proprio a creare una rete di controlli che non lasci più spazio a illeciti di questo tipo. Abbiamo 1700 km di strade metropolitane e, nel corso degli ultimi due anni, la Città metropolitana ha investito 2,4 milioni di euro per la pulizia lungo i cigli o le piazzole, scambiate spesso per discariche a cielo aperto da chi vive nei pressi di quelle stesse strade.
Per questo oggi abbiamo voluto condividere con i sindaci le soluzioni individuate a partire da un intervento straordinario a breve termine: 1,8 milioni di euro, proventi delle sanzioni amministrative fatte in questi anni proprio per l'abbandono dei rifiuti, per una pulizia straordinaria delle nostre strade. A settembre, inoltre, bandiremo il nuovo accordo quadro per individuare il gestore del nuovo servizio per i prossimi anni.
Da subito con i sindaci degli ARO valuteremo le situazioni più critiche dove interverremo con un servizio straordinario che attiverà la Città metropolitana ad horas con 140mila euro già disponibili, e metteremo in piedi una centrale di controllo strategico con l'utilizzo di telecamere di ultima generazione e intelligenza artificiale per contrastare ancora più tempestivamente e più efficacemente questo "turismo dei rifiuti" che rischia di diventare una vera e propria piaga per il nostro territorio. Nello specifico ho chiesto al prefetto di poter utilizzare i fondi del PON legalità per la realizzazione di una vera e propria control room».
Il piano metropolitano prevede, dunque, un investimento complessivo di circa 6,5 milioni di euro così suddivisi: 140mila euro per fronteggiare nell'immediato le situazioni più critiche; 1,8 milioni di euro, proventi di sanzioni amministrative, da utilizzare per interventi di rimozione e smaltimento attraverso un'interlocuzione con gli ARO e con gli stessi comuni per il trasferimento dei fondi; 2,8 milioni di euro per l'attivazione di un nuovo accordo quadro biennale per la rimozione dei rifiuti e 2 milioni per la realizzazione di una infrastruttura di rete digitale della viabilità metropolitana.
L'incontro con i sindaci è stato anche l'occasione per ribadire l'importanza del nuovo quadro normativo di riferimento che ha recentemente registrato rilevanti novità: con il Decreto Legislativo n. 116 dell'8 agosto 2025, nell'ambito delle misure per il contrasto ai roghi di rifiuti nella cosiddetta "Terra dei Fuochi", è stato previsto un inasprimento delle sanzioni. In particolare, oltre all'ammenda che può variare da 1.500 a 18.000 euro (con un quarto del massimo fissato a 4.500 euro), è stata introdotta anche la sospensione della patente di guida da 1 a 4 mesi per i responsabili delle violazioni e l'eventuale confisca del veicolo.
Secondo i dati rilevati dalla Polizia metropolitana, nel 2024 sono stati registrati 240 episodi, oltre la metà risolti in via amministrativa, mentre nei primi sei mesi del 2025 quelli rilevati sono già 149, con 101 persone denunciate. La Polizia metropolitana ha, inoltre, potenziato i controlli con il potenziamento delle fototrappole mobili, spostate ogni 15 giorni, e con due droni per il monitoraggio dall'alto.
All'incontro hanno partecipato anche il segretario generale della Città metropolitana, Dino Susca, i consiglieri metropolitani delegati Michelangelo Cavone (viabilità) e Maria La Ghezza (ambiente), la comandante della Polizia metropolitana Maria Centrone, i dirigenti Nico Vitto (servizio finanziario) e Aldo Lastella (Sevizio viabilità), i sindaci, o loro delegati, e i comandanti delle polizie locali dei 41 comuni metropolitani.