Una scomessa chiamata Futsal Terlizzi

Il direttore sportivo Francesco Rapicavoli ci racconta le emozioni del primo anno di storia

mercoledì 3 luglio 2019
A cura di Francesco Pittò
Proseguiamo il racconto della stagione sportiva appena conclusasi. Il viaggio intrapreso la scorsa settimana, in questo secondo appuntamento racconta di un'altra società con un anno di vita, ovvero il Futsal Terlizzi. A raccontarvi del sodalizio del primo sodalizio del calcio a5 della città dei fiori è il riconfermato direttore sportivo Francesco Rapicavoli.

Diesse come nasce il progetto Futsal Terlizzi?
"Nasce attraverso tre folli amanti del futsal, che decidono in una giornata al mare di inventarsi un progetto su Terlizzi dove il calcio a 5 non esisteva."

Perché vi siete convinti fosse quello giusto?
"Non si è mai sicuri che possa essere quello giusto, di sicuro però si dà il massimo e con gli amici Nico Allegretta e Nico Cirillo, gli altri due pionieri del progetto prima squadra, abbiamo osato, convinti che prima o poi i risultati potessero arrivare."

Durante la stagione quali sono stati i momenti più difficili da superare?
"Senza dubbio sul rush finale, quindi proprio nel momento clou. Purtroppo avendo iniziato con largo anticipo la preparazione per creare nuovi giocatori che venivano dal calcio, ovviamente siamo arrivati stremati e purtroppo c'è mancata la benzina nel periodo più importante del campionato."

Che giudizio dà alla stagione appena trascorsa?
"Direi che è quasi un miracolo sportivo se consideriamo il fatto che è nato tutto a fine agosto, quasi settembre. Arrivare secondi in Coppa Puglia e terzi in campionato direi che nessuno l'avrebbe mai immaginato. Ma non solo questo, lo staff, i dirigenti, il presidente, sono stati tutti una catena di montaggio che ha funzionato benissimo. Io dico sempre che per fare veramente bene tutto deve funzionare nei minimi dettagli ed onestamente a noi non è mancato niente, ma la cosa più emozionante è stata creare entusiasmo in una città dove questo sport non esisteva. Per cui il primo plauso va ai nostri meravigliosi tifosi."

Nella nostra serie di interviste chiederemo sempre ai nostri interlocutori quale sia il loro sogno nel cassetto: ha la sfera di cristallo e si proietta nel futuro. Cosa vede per questa società?
"Semplicemente continuare a fare quello che abbiamo iniziato. Come detto, il lavoro paga sempre per cui nessuna ambizione se non quella di dare sempre il massimo. L'unica differenza è che quest'anno abbiamo creato una collaborazione con la Polisportiva Terlizzi, che l'anno scorso ha fatto molto bene, per ripartire dai giovani. Loro sono il nostro futuro e una società che si definisce seria, deve inevitabilmente avere un buon settore giovanile. Per quel che concerne tutto quel che si è fatto nella passata stagione, un ringraziamento in particolare va al presidente Antonio Porcelli, che ha sposato questo progetto, e a chi con grande spirito di sacrificio ha gestito e allenato la squadra in maniera impeccabile per arrivare ai risultati conseguiti, ovvero a mister Nico Allegretta e mister Antonio Lucivero, al nostro capitano Nico Cirillo che ha condotto questa squadra in ogni battaglia. Poi il mio pensieri va anche a chi ha dato la benzina necessaria come il prof. Gianni Bufi e Alessandro Altamura, a chi ha cercato di far andare in campo nelle migliori condizioni possibili i giocatori, ossia Giovanni Petruzzella, al nostro segretario Graziano de Pinto, che è ineccepibile e puntuale in tutto, al nostro magazziniere Francesco Tempesta, sempre pronto a non fare mancare niente ai nostri ragazzi e infine, ma non in ordine d'importanza, a chi lavora dietro le quinte senza essere mai nominato, ma che noi tutti sappiamo il grande supporto che ci dà. Grazie a tutti loro. Ad maiora".