Ville, contanti e due Rolex: maxi confisca da oltre 500mila euro a Terlizzi
I Carabinieri hanno eseguito un decreto del Tribunale: sigilli a quattro unità immobiliari, di cui due lussuose ville, soldi e preziosi
martedì 6 maggio 2025
9.09
Questa mattina i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito un decreto di confisca, emesso dal Tribunale - Sezione Misure di Prevenzione - di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica di Bari - Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di un pregiudicato di Terlizzi, 46enne, già condannato per narcotraffico ed elemento di vertice del clan Dello Russo operante a Terlizzi e nei comuni limitrofi.
Il provvedimento odierno scaturisce da un'ordinanza emessa dal Tribunale - Sezione Misure di Prevenzione - di Bari, che ha disposto la confisca, accogliendo completamente le risultanze investigative dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), da cui emerge in modo chiaro come il predetto, per interposizione soggettiva della moglie, fosse il reale proprietario di beni di provenienza illecita, già sottoposti a sequestro il 7 novembre 2022, per un valore complessivo di oltre 500.000 euro.
In particolare, il patrimonio confiscato si compone di quattro unità immobiliari, di cui due lussuose ville ubicate a Terlizzi, denaro contante per 7.500 euro e due orologi Rolex Datejust. Nella complessa attività investigativa sono state dettagliatamente ricostruite le modalità operative attraverso le quali il pregiudicato, coinvolto in attività delittuose sin dagli anni '90, ha provveduto a "ripulire", anche per il tramite dei suoi congiunti, i proventi illeciti, derivanti dai suoi traffici, a fronte di un reddito medio annuo dichiarato al fisco di soli 7.700 euro circa tra il 1998 ed il 2019.
L'attività odierna si inserisce in un contesto investigativo più ampio, che già ha portato al sequestro di oltre 20 milioni di euro eseguito dai Carabinieri nel marzo 2023 a carico di Roberto Dello Russo, ritenuto capo dell'omonimo clan. L'importante risultato odierno - frutto dell'attività condivisa della magistratura e delle componenti investigative specializzate nello specifico settore delle indagini patrimoniali - rappresenta una conferma ulteriore dell'azione di contrasto alla criminalità organizzata attuata non solo attraverso un'assidua opera di prevenzione e repressione, ma anche attraverso attente e scrupolose indagini di natura finanziaria e patrimoniale, preziosi strumenti attraverso i quali vanno combattute le nuove, e più subdole, forme di manifestazione delle mafie.
Il provvedimento odierno scaturisce da un'ordinanza emessa dal Tribunale - Sezione Misure di Prevenzione - di Bari, che ha disposto la confisca, accogliendo completamente le risultanze investigative dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bari (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), da cui emerge in modo chiaro come il predetto, per interposizione soggettiva della moglie, fosse il reale proprietario di beni di provenienza illecita, già sottoposti a sequestro il 7 novembre 2022, per un valore complessivo di oltre 500.000 euro.
In particolare, il patrimonio confiscato si compone di quattro unità immobiliari, di cui due lussuose ville ubicate a Terlizzi, denaro contante per 7.500 euro e due orologi Rolex Datejust. Nella complessa attività investigativa sono state dettagliatamente ricostruite le modalità operative attraverso le quali il pregiudicato, coinvolto in attività delittuose sin dagli anni '90, ha provveduto a "ripulire", anche per il tramite dei suoi congiunti, i proventi illeciti, derivanti dai suoi traffici, a fronte di un reddito medio annuo dichiarato al fisco di soli 7.700 euro circa tra il 1998 ed il 2019.
L'attività odierna si inserisce in un contesto investigativo più ampio, che già ha portato al sequestro di oltre 20 milioni di euro eseguito dai Carabinieri nel marzo 2023 a carico di Roberto Dello Russo, ritenuto capo dell'omonimo clan. L'importante risultato odierno - frutto dell'attività condivisa della magistratura e delle componenti investigative specializzate nello specifico settore delle indagini patrimoniali - rappresenta una conferma ulteriore dell'azione di contrasto alla criminalità organizzata attuata non solo attraverso un'assidua opera di prevenzione e repressione, ma anche attraverso attente e scrupolose indagini di natura finanziaria e patrimoniale, preziosi strumenti attraverso i quali vanno combattute le nuove, e più subdole, forme di manifestazione delle mafie.