Un monumento all'unità dei valori nazionali

Celebrato venerdì 6 ottobre il centenario del monumento ai caduti in piazza Cavour

sabato 7 ottobre 2023 11.18
A cura di Cosma Cacciapaglia
Terlizzi si è ritrovata venerdì sera, 6 ottobre, in piazza Cavour, per celebrare il centenario dall'inaugurazione del monumento ai caduti.
Una festa vera, sobria ma sentita, quella che si è consumata.

A scandirne i tempi Emma Ceglie, alla presenza della massime autorità civili e militari cittadine, in testa il sindaco Michelangelo De Chirico. Il suono dolce del Complesso Bandistico Giovanile M° Cav. Antonio Gisonda" ha aperto una serata che ha tracciato un quadro storico sull'opera, grazie agli interventi del docente di Lettere, Francesco Vino, e dello storico Michele De Santis.

La performance teatrale di e con Corrado la Grasta ha impreziosito un momento di raccoglimento collettivo che ha reso omaggio e giustizia alla maestria del Cozzoli.

Il primo cittadino ha ricordato l'importanza dei valori comuni e dei simboli come elementi unificante, non meramente artistico: «Oggi è il giorno in cui la storia e la memoria si intrecciano nel cuore della nostra Piazza Cavour - ha spiegato anche con un post social -. Cento anni fa, il 25 settembre 1923, fu inaugurato il Monumento ai Caduti in Guerra che ogni giorno ammiriamo con profonda fierezza e gratitudine.
Questo monumento, opera dell'eccezionale artista molfettese Giulio Cozzoli, non è solo una scultura in bronzo, ma una testimonianza vivida della nostra storia e dell'eroismo dei giovani valorosi che hanno sacrificato le loro vite per la nostra libertà. Raffigura un fante, ferito mortalmente, che stringe con tutte le sue forze la bandiera tricolore italiana. È il simbolo del nostro ideale di un'Italia unita e libera dalla dominazione austriaca, per il quale questi giovani soldati hanno dato tutto.

In quegli anni oscuri - ha continuato De Chirico -, i monumenti ai Caduti in Guerra nascevano nei campi di battaglia e nelle piazze delle nostre città. Furono eretti con materiali umili, ma con un amore profondo per la patria. Osservandolo, trasmette un'emozione unica perché ritrae il fante nel momento della morte, lontano dalla retorica della vittoria.
Oggi la nostra vita è molto diversa da quella di allora - ha concluso -, cresciuti in un periodo di pace e benessere, ma dobbiamo sempre ricordare quel sacrificio, dare un significato a quelle vite perdute e mantenere viva la memoria. Restiamo sempre uniti, concittadini, nel ricordo e nell'amore per la nostra patria!».