“Tutt’altre storie", l'ultimo libro di Angelo D'Ambrosio sulla medicina antica

Il terlizzese ripercorre i rimedi sanitari impiegati dal 1500 al 1800

lunedì 10 novembre 2025
A cura di Vincenza Urbano
Ancora una produzione letteraria per Angelo D'Ambrosio, già assessore di Terlizzi, che persevera instancabilmente in interessanti lavori di ricerca storica: questa volta si è cimentato nell'iter evolutivo della medicina in un ampio arco temporale, spaziando dal 1500 al 1800. "Tutt'altre storie. La medicina antica tra feci, vermi, malefici e solidarietà sociale (secoli XVI-XIX)" (Giorgiani Editore) è, infatti, il titolo della sua novità editoriale in uscita in questi giorni per la collana MeditEuropa della Società di Storia Patria per la Puglia e col patrocinio di Federfarma di Lecce.

Di seguito uno stralcio della presentazione del volume per inquadrare al meglio l'argomento.

«In questo lavoro l'Autore propone il suo terzo saggio di un filone omogeneo di ricerca dedicato alla storia della Sanità in antico regime, soffermandosi su particolari aspetti d'indubbia rilevanza sociale.
Nella circostanza l'indagine offre uno spaccato originale su alcuni contesti nosologici poco noti, a volte stravaganti e grotteschi, ma sino ad un certo punto, soprattutto quando poi si scopre la 'circolarità storica' di varie sostanze terapeutiche che, accantonate per secoli, ritornano in auge fra le provette di laboratori farmaceutici ultramoderni.
L'atmosfera che si avverte fra le pagine del libro del terlizzese Angelo D'Ambrosio è pertanto molto varia e suggestiva, ben documentata, spaziando fra l'inquietante moltitudine di corpi umani invasi da lugubri e disgustosi vermi sottocutanei alle strabilianti cure escrementizie a base di sterco umano; dalle rinvigorenti 'bevute' di sangue fresco e giovanile agli assurdi afrodisiaci d'origine animale; dalla santificazione delle pratiche anti malefiche agli 'antidoti' equivalenti meno costosi "ad uso dei poveri".
Questi ed altri temi trattati con il ricorso a fonti e letteratura d'epoca, scarsamente utilizzati e valorizzati, rappresentano l'humus che accompagna le pagine di un'edizione che di sicuro susciterà interesse e non deluderà le attese dei lettori».